31/05/10

HEY BABY, I'M A BAD BAD BOY

- Frequenze Classic -


Nel secondo album del produttore nord irlandese (Bow Down To the Exit Sign, 2000) c'è un brano in grado di coniugare l'irruenza animale dei Grinderman con la spiritualità dei Dirtbombs. Il tutto mitigato da un gospel in sottofondo che sembra arrivare dritto dritto da Gimme Shelter. Altamente raccomandato per togliersi di dosso il torpore del lunedi mattina.

>>David Holmes - Living Room (2000)

GONZALES - NEVER STOP (PIANO/RAP)

- Frequenze News -


Grande ritorno di Gonzalez per l'etichetta Phantasy di Erol Alkan. Sono due le versioni per il singolo Never Stop: quella qui proposta è hip hop e segna un gradito ritorno alle origini. L'altra, solo strumentale, è articolata su una cascata di battimani e pianoforte. Produzione affidata ai Boyze Noise. Nel frattempo il Gonzo si è trasferito a Toronto per iniziare la lavorazione di un lungometraggio sugli scacchi intitolato Ivory Tower, che avrà nel cast gli amici/colleghi Feist, Tiga e Peaches. Il film è stato elaborato intorno alla musica, in contrapposizione al 'modo piu' tradizionale di fare le cose. Ma d'altronde imprevedibilità e la creatività di quest'uomo non conosce vincoli.

30/05/10

29/05/10

NOTHING COMPARES TO YOU

- Frequenze Old School Italo Disco -


Il 1982 è un’anno da ricordare per diversi motivi. Nello sport la nazionale di calcio scala per la terza volta il tetto del mondo, nella musica la massiccia importazione di disco music statunitense, unita all'influenza proveniente dai paesi del nord, dov'era in pieno corso la rivoluzione sintetica della New Wave e New Romantic, partorisce un’ibrido che passerà alla storia con il nome di ItaloDisco. E negli anni seguenti, a dispetto dell’arretratezza e della dipendenza dai modelli anglosassoni, diventerà un fenomeno non solo italiano, ma internazionale (soprattutto nei paesi non-anglofoni come Germania, Francia, Spagna, Olanda, Polonia, Giappone), vendendo ovunque milioni di dischi, piazzandosi in testa alle classifiche e dando vita anche a tentativi stranieri di imitazione! Difficile da credere adesso ma vi giuro è stato cosi. Ed ancora oggi (tranne che in Italia) rappresenta un modello di riferimento imprescindibile specialmente nel Nord Europa.



Produced by Salvatore Annunziata
Written by Mario Boncaldo & Tony Carrasco
Vocals by Rossana Casale
Zanza Records, 1982




Produced by G. Ricoveri, M. Tamango
Vocals by Ann O' Rack
Sauvage Music, 1982

28/05/10

I WANT YOU BACK

- Frequenze Old School Memorabilia -


Fino al 1965 la canzone nota con il titolo di I Want Candy degli Strangeloves, portata al successo dalle Bow Wow Wow negli '80 e ripresa da Sofia Coppola in Maria Antonietta, si celava sotto altre vesti. Oggi facciamo un triplo salto indietro nel tempo a riscoprire il paparino della sempiterna melodia.

>>Huey "Piano" Smith & His Clowns - Free, single and disengaged (1957)

TECNO RITMI E CORI SOUL

- The Untouchable Songs -

Leonard Cohen-First We Take Manhattan from Patxo do+pop on Vimeo.

>>Leonard Cohen - First we take Manhattan (1988)

27/05/10

JETSKIIS - REAGANOMICS

- Frequenze News -


Se vi riesce difficile immaginare un gruppo in grado di coniugare la negromanzia dei Meters con la cazzutaggine dei Cure periodo Love Cats allora ascoltatevi questi Jetskiis, una singolare band di San Francisco - ancora senza contratto - formata da un cantante agli arresti domiciliari, due batteristi disoccupati, un bassista senza fissa dimora e un chitarrista apparentemente normale. La loro musica vive armonicamente di contraddizioni: sà essere piacevole e impegnata al tempo stesso, per quei riverberi inzuppati in trame ritmiche mai banali che tra coretti e melodie azzeccate riesce a (con)vincere la noia col sorriso. Il risultato è suono filtrato, atmosferico e, a sentire i tre pezzi del myspace, molto lunatico. Attualmente sono al lavoro all' album di debutto Spraycation, che è stato registrato da Jeremy Black degli Apollo Sunshine. Ma è con il lussureggiante singolo Reaganomics che si stanno facendo conoscere ed apprezzare: sicuramente una delle migliori novità indie ascoltate nelle ultime settimane, anzi la butto là, negli ultimi mesi. Fidatevi, non sarò un'esperto di musica indie ma nemmeno un procacciatore di fake!



>>Jetskiis - Reaganomics

26/05/10

JANELLE MONAE - THE ARCHANDROID

- Frequenze Review -


Janelle Monáe
The ArchAndroid
(2010, Bad Boy)

Era il 24 settembre 2008. Su Frequenze, fra le varie notizie e curiosità di questo post, scrivevo di tale Janelle Monae e dell'impatto incredibile che aveva avuto sulle mie orecchie. 
Finalmente, a distanza di quasi due anni, proprio ieri, sono riuscito ad ascoltare con calma e per intero, The Archandroid, primo full length dell'artista a stelle e strisce, uscito in America una settimana fa.
Ebbene, sono estasiato. 
Prendete uno degli album più ambiziosi a cui potete pensare di accedere. Qualcosa che spazi fra una moltitudine di generi incredibile: afro-beat, r'n'b, psychobilly, glam, hip-hop, jazz, funk, musica classica, cinematic music, psichedelia, rock, e lo faccia con un'intesità quasi teatrale, di musical.
Tutto questo potrebbe sembrare ingestibile sulla carta e soprattutto veramente poco fruibile da un pubblico su larga scala. Tuttavia è la black music (intesa come concetto, non come genere) a trovare la chiave per riunire tutto questo. 
Janelle Monae è la nuova via. La continuazione dei percorsi di Prince e Stevie Wonder, della cultura space-funk di Clinton, lo svolgimento del tema hip-hop degli Outkast, l'evoluzione del pop di Beyoncè e Kelis, la parabola ascendente dell'onda meccanica di Grace Jones, la fantasia glam di Bowie e molto altro.
L'album è un concept basato su una storia ben precisa: siamo nel 2719, Cindy Mayweather (l'alter-ego androide della Monae) si innamora di un essere umano ma scopre che la diversità non è apprezzata dalle autorità reggenti, che ordinano il suo disassemblaggio. La ribellione (cantata), la porterà a diventare la figura cardine del riscatto del suo popolo da un mondo di oppressioni. The Archandroid è la seconda e terza parte (suites 2 e 3, Metropolis era la suite 1) delle quattro di cui si comporrà l'intero concept.
Penso che l'unico modo per capire realmente l'enorme potenza musicale di questa artista sia ascoltare per intero i 70 minuti di contaminazioni ed impeti sinfonici che l'album regala. Ripeto: ce n'è di tutti i colori, sfumature comprese (una delle tante: quando arrivate a 57821 fermatevi e godetevi il brano più volte. Beach Boys?! Zombies?! Led Zeppelin?!).
Partite dai 5 e passa minuti del video-singolo Tightrope (feat. Big Boi - Outkast) sapendo che fiati e chitarre funk sono solo l'inizio della gigantesca giostra orchestrale che vi attende.
Non aspettate che arrivi in Italia, compratelo adesso a scatola chiusa.
E' pura eccellenza.

25/05/10

GRINDERMAN 2

- Frequenze News -

Non penso ci sia bisogno di tante parole: il nuovo dei Grinderman sarà nei negozi dopo l'estate, il 13 settembre. Ad ottobre la band sarà in Italia per due date ufficiali:

Mercoledì 6 ottobre 2010 – Live Club - Trezzo sull’Adda - Milano
Via Mazzini 58
Ore 21,00
Biglietto: 30 euro + d.p
Prevendite aperte dal 28 maggio su:
Ticketone e Vivaticket


Giovedì 7 ottobre 2010 – Atlantico Live – Roma 
Viale Dell’Oceano Atlantico 271
Ore 21,00
Biglietto: 30 euro + d.p
Prevendite aperte dal 28 maggio su:
Ticketone e Greenticket

L'attesa è cominciata. QUI il lupo-video-promo del nuovo album. No pussy allowed.


TRENTE DOES IT AGAIN

- Frequenze Preview -



Mentre salgono le aspettative per il secondo album Into the Great Wide Yonder in uscita il 7 giugno, quell'impertinente di Troentemoeller tiene alta la soglia d’attenzione su di sè rendendo pubblico un bootleg del 2009 con cui ci ribadisce il suo amore per i classici. Così, dopo il trattamento antirughe a Wicked Game, tocca al Boss in persona assecondare gli esercizi di stile del produttore scandinavo. Il brano lo pesca direttamente da Nebraska, dove qualsiasi cosa peschi, peschi bene. L’approccio è rispettoso. Aggiunge solo lo stretto necessario imbastendo la solenne intensità di State Trooper con una sottile rete di magia elettronica.



Artist: Trentemøller
Album: Into the Great Wide Yonder
Release Date: June 7
Label: In My Room

First single: Sycamore Feeling

24/05/10

VOYAGES EN AMOUR ET EN MUSIQUE

- Frequenze Photos -








Oltre a gestire un'etichetta disco/pop di culto e tenere in piedi contemporaneamente tre progetti (Glass Candy, Chromatics e Desire) Johnny Jewel dedica una porzione del proprio talento alla fotografia. Nel suo blog Primitive Desire trovate tanti scatti ad alta risoluzione catturati durante le ultime turneè in giro per il mondo. Tornando alla musica, "Don't Call" è il nuovo singolo dei Desire, dalla prossima settimana in heavy rotation sulle nostre frequenze.



>>Desire - Don't call

22/05/10

THE SUBURBS / MONTH OF MAY 12"

- Frequenze Preview -



A. The Suburbs




AA. Month of May


Ascolta un assaggio del nuovo singolo degli Arcade Fire

IT'S A WILD COMBINATION OF EVENTS

- Frequenze Events -


sabato 22 maggio
Clandestino Faenza
ARTISTI E ALTRI VISIONARI ALLA NASCITA
DELL'AVANGUARDIA MUSICALE NEWYORKESE
conferenza incontro con
TIM LAWRENCE

Analisi del percorso musicale che nasce alla fine degli anni ‘60 nella downtown newyorkese fino ai giorni nostri, passando dalla nascita della musica elettronica house. Con l'autore si analizzerà il periodo pionieristico del decennio anni ‘70 e si approfondiranno tematiche relative alle contaminazioni tra generi musicali attraverso l'analisi del suo nuovo libro su Arthur Russell, artista schivo e geniale, mai balzato agli onori della cronaca. Si tratta di un evento irripetibile tanto quanto l'F.C. Internazionale in finale di Champions. Peccato siano caduti lo stesso giorno.

ore 17: proiezione del film dal titolo "Wild combination: A portrait of Arthur Russell"Matt Wolf (2008) In-Edit Film Festival di Barcellona (2008), Premio Jury per il miglior film Internazionale by

ore 18: presentazione dei due libri "Love saves the day" e "Arthur Russell: hold on your dreams" con Tim Lawrence (cattedra di storia della musica all'Università di Londra), Maurizio Clemente, Key Note Multimedia editore, Cristian Zingales, Gian Francesco Pagoda.

ore 19,30: aperitivo + Clandestino resident djset con la partecipazione di Andrea de Zanet direttore commerciale di Stussy, sponsor della casa editrice. Il set del dj sarà legato alla musicologia dei due libri quindi disco funk/house.

ore 23: @LS Disco, Terry Is Terence con Nick Hoppner dal Panorama Bar di Berlino

Se desiderate avvicinarvi senza traumi all'intricato mondo di Arthur Russell vi indichiamo due album da cui partire: "Calling Out Of Context" (rough trade, 2004) e "The World Of Arthur Russell" (souljazz, 2004). Il primo lo consigliamo a chi ha apprezzato l'ultimo Caribou (grande disco), il secondo raccoglie le migliori produzioni disco e proto house.

21/05/10

ANDAR PER FESTIVAL 2010

- Support your unlocal festivals -



FERRARA SOTTO LE STELLE
dal 31 maggio al 24 giugno /// Ferrara
con: Wilco // Pixies // Babyshambles // Kings of Convenience // LCD Soundsystem // Paolo Nutini // !!! // Jònsi // Micah P. Hinson
>>official site

HEINEKEN JAMMIN' FESTIVAL
dal 3 al 6 luglio /// Parco San Giuliano Mestre
con: Aerosmith // Cranberries // Massive Attack // Black Eye Peas // Green Day // 30 Second To Mars // Pearl Jam // Ben Harper // Skunk AnansieELECTRO VENICE
sabato 10 luglio /// Parco San Giuliano Mestre
con: Richie Hawtin // 2 Many Djs // Steve Aoki // Ellen Allien // The Bloody Beetrots // Moderat // Digitalism // Annie Mac // Mr. Oizo // Gui Boratto // Uffie ecc.TRAFFIC FREE FESTIVAL
dal 14 al 17 luglio /// Torino
con: Charlotte Gainsbourg // Paul Weller // Specials // Klaxons // Tiga // Seun Kuti // Afrika Bambaataa
>>official site

ITALIA WAVE

dal 21 al 25 luglio /// Livorno
con: Underworld // Faithless // Groove Armada // Ok Go // Editors // Daniele Silvestri // Ojos De Brujo // Julian Marley
VERUCCHIO FESTIVAL
dal 22 al 31 luglio /// Verucchio (Rn)
con: Mercury Rev // Taraf de Haidouks // Ballaké Sissoko & Vincent Segal // Dustin O'Halloran // Iarla O'Lionaird // Ludovico Einaudi Nightbook
>>official site


ONE FESTIVAL
lunedi 1 giugno /// Cocoricò (Rn)
con: The Bloody Beetroots // Death Crew 77 // 2 Many Djs // Cassius // Marcel Dettmann // 2000 and One // Marc Houle // Brodinski // Pink is Punk
>>official site

HANA-BI
da maggio a settembre /// Marina di Ravenna
con: Dum Dum Girls // Band Of Skulls // Radio Dept. // Good Shoes // Local Natives // zZz // Calibro 35 // Wavves // Badly Drown Boy // Fucked Up // Sleepy Sun // Polar Bear e molti altri
>>official site

MI AMI 2010
4.5.6 giugno /// Milano
con: Teatro degli Orrori // Giardini di Mirò // Africa Unite // BSBE // A Toys Orchestra // Perturbazione // Movie Star Junkies // Zen Circus // Criminal Jokers ecc.
>>official site

INDIE ROCKET
dal 18 al 27 giugno /// Pescara
con: We Have A Band // Movie Star Junkies // Mojomatics // The Chap // Wild Palm // Appaloosa // Architeq // Panico // Blackstrobe ecc.
>>official site


UMBRIA JAZZ
dal 9 al 18 luglio /// Perugia
con: Sonny Rollins // Pat Metheney // Chick Corea // The Manhattan Transfer // Enrico Rava // Leonard Choen // Mark Knopfler // Stefano Bollani ecc.
>>official site

PISTOIA BLUES
dal 15 al 18 luglio /// Pistoia
con: Micah P. Hinson // Mario Biondi // Gamma Ray // Buddy Guy // James Hunter // Oscillation // Porcupine Tree ecc
>>official site

UPLOAD
18.19 giugno /// Bolzano
con: Echo & The Bunnymen // U.N.K.L.E.
>>offical site

NEAPOLIS FESTIVAL
15 e 16 luglio /// Napoli
con: Fatboy Slim // Gang Of Four // Carbon Silicon // Stereo Mc's // The Niro // Jamiroquai // Yann Tiersen ecc.
>>official site


La nostra lista termina qui. Se inavvertitamente ci fosse sfuggito qualcosa vi preghiamo di farlo presente nei commenti al post. Ciao a tutti e buon weekend.

20/05/10

JAMIE LIDELL - COMPASS

- Frequenze Album review -


Jamie Lidell, che fenomeno: dai tecnicismi elettronici dei SuperCollider (con C. Vogel) al funk/soul in purezza dell'album Jim, senza passare dal via.
Nell'oceano musicale che divide quelle due sponde apparentemente tanto lontane, è lì che vive Jamie. Un oceano aperto, divertente e, soprattutto, in continua espansione.
Compass è il lavoro che più rispecchia talento e conoscenza musicale. Un gioco di specchi a volte impressionante che porta a chiederti quale sarà la nuova sponda dove attraccare.
Non è un album che arriva subito: la linea che unisce i brani è tutt'altro che sottile e monocromatica, gli esperimenti sonori sono tanti e per apprezzarli tutti ci vuole tempo. 
Si comincia con Completely Exposed, un R'n'B che ha le stesse caratteristiche di un frutto in frigo da un mese: tonico e deteriorato. E' il beat-box-man-Lidell a dare l'incedere, e un basso andato a male a sparare il groove. Cos'è Prince? D'Angelo? Marvin Gaye in acido? Non lo so, andiamo avanti. Your Sweet Boom fa sentire che la sala di registrazione è quella di Beck (non dico altro) mentre She Needs Me porta tutti a fare un giro nel soul di Philadelphia, con Teddy Pendergrass come cicerone. 
Un impressione: o Lidell ha ascoltato parecchi dischi dei Parliament ultimamente oppure è Bootsie Collins che segretamente suona il basso. Una delle 2 opzioni.
You Are Waking fa esattamente quello che dice: una batteria sincopata desta come una sveglia alle 5 di mattina, un piano sghembo e una chitarra presa dal bidone dell'immondizia fanno il resto: è ora di muoversi, non c'è tempo per pensare.
Ecco allora il nocciolo della questione, la title-track Compass, un brano di una bellezza maestosa, un viaggio acustico/percussivo fra una straordinaria serie di armonie non solo vocali. Un gioiello che fa pensare a quanto abbia da regalare il talento di questo artista.
Lidell migliora col passare del tempo e comincia ad emanare una certa imponenza. Non per niente l'album, all'ombra di un grammofono anni '30, termina con You See My Light.
La vediamo eccome la tua luce, Jamie.

***********************************

Jamie Lidell sarà, insieme a Gil Scott Heron, Gonjasufi, Phenomenal Handclap Band e tanti altri, il protagonista, fra un paio di giorni, del sabato sera di DISSONANZE (da domani a domenica) fra le mura della città eterna. 
E' probabile che uno schieramento musicale simile non ricapiti mai più, così, in un sol boccone, in italia. Mai come questa volta, quindi, consigliamo un bel weekend romano: voi portate il sorriso, tutto il resto è servito.


I REMEMBER THE FIRST TIME I HEARD YOUR VOICE

- Frequenze Cinematic Tales -



a playlist by Dirty Soundsystem. More.

19/05/10

OPTIMOGEDDON 1997 - 2010

- Frequenze Curiosity -


Glasgow, 25 Aprile 2010.
Con l'ultima serata degli Optimo (Espacio) al Sub Club si chiude il capitolo più lungo dell'underground britannico. Sono ormai le cinque e trenta del mattino, la sala è ancora gremita di ragazzi col sangue alla bocca. Fatti tutti ringraziamenti da cerimoniale JD Twitch schiaccia play e parte l'ultimo pezzo della serata: la pietra tombale per sigillare 13 anni di successi.
Cos'è?? (ricordo che siamo a Glasgow, grigio cuore industriale della Scozia)
Vocina: "Chessò, potrebbero essere i Joy Division. Cacchio, con quel bassone, quella chitarra tagliente, quell'urgenza, quell'attitudine punk. Si, si sono i Joy Division!"
No, no, niente da fare.
Vocina: "Allora sono i Sound!"
Acqua.
Vocina: "Ah no scusa, i Tuxedomoon!"
Mare.
Vocina: "A questo punto potrebbero essere uno tra Gang Of Four e Birthday Party!"
Oceano.
Vocina: "Associates?!?" poco convinto
Guarda lascia stare, sono quei "bifolchi" virtuosi da caminetto dei Fleetwood Mac al minuto 3,03 di The Chain (1977) looppato tre volte per raggiungere la stratosfera. La forza degli Optimo sta tutta qui: riuscirebbero perfino a far pogare Scaruffi sulle note dei Beatles.




Q LAZZARUS - GOODBYE HORSES

- The Untouchable Songs -

O più comunemente conosciuta come the Buffalo Bill Dance

>>Q Lazzarus - Goodbye horses (1988)


>>Le Syndicat Electronique - Goodbye horses
(cover)


18/05/10

DEATH VALLEY SLEEPERS - LEFT ME HIGH

- Frequenze Spot Song -


A grande richiesta, la canzone in sottofondo alla pubblicità della Chevrolet Spartak è intitolata Left Me High dei Death Valley Sleepers: gruppo danese clone del clone del clone del clone (Death Valley Sleepers > Raveonettes > Jesus And Mary Chain > Velvet Undeground). I fedelissimi del movimento shoegaze troveranno un prodottino leggero e piacevole. Paradossalmente quasi estivo: i'm waiting for the sun, i'm waiting for the sun, to come.....

Death Valley Sleepers - Left me high


17/05/10

IAMAMIWHOAMI U-2

- Frequenze News -



Ne avrete sentito ormai di tutti i colori su iaamiwhoami. Il battage pubblicitario è martellante. In tutta onestà speriamo non venga rivelato definitivamente chi si nasconde dietro all'intero progetto (Jonna Lee?) poichè perderebbe tutto il suo interesse mediatico e il fascino misterioso che sta ammantando le rete.
Eppure è la prima volta che parliamo di questo personaggio su Frequenze, e questo ha una spiegazione piuttosto pratica: i brani che abbiamo ascoltato sino ad oggi non ci sono sembrati nulla di particolarmente esaltante. 
Sino ad oggi. Poi è arrivato U-2 in radio. Beh, se i binari sono anche questi, la cosa comincia a farsi già più interessante.

ROMA CAPUT MUNDI

- Frequenze Festival -


DISSONANZE
Decima edizione
21, 22, 23 Maggio 2010, Roma

Ormai ci siamo. Questa è la settimana ufficiale di quello che ormai da anni è il più importante appuntamento italiano di musica elettronica e contaminazioni varie. Dissonanze è un Festival all’avanguardia sia per l’approccio nella scelta della proposta artistica sia per la cura dell’allestimento delle location. Ogni anno (da ormai 10 anni), la sfida è che ciò che non si è mai visto e ascoltato prima avvenga in modo indimenticabile.
Da sempre Roma e Dissonanze coesistono in un binomio indissolubile. Non solo da immagini, suoni e proiezioni: l’unicità di Dissonanze scaturisce anche dal contrasto tra contenuto e contenitore.

E approfittando dell'accoglienza romana, anche noi saremo in quel contenitore, inaugurando una collaborazione/partnership con lo staff del Festival che speriamo di portare avanti in modo sempre  più proficuo anche nelle prossime edizioni.
Date un'occhiata agli artisti presenti quest'anno: dal 21 al 23 maggio, Roma, oltre alla sue millenarie bellezze, offre una splendida occasione per tuffarsi nel meglio che l'elettronica ha in serbo per gli appassionati di musica. Cominciate ad organizzare armi e bagagli per partire...


15/05/10

VINYL PACK

- News & Curiosity -


VINYL BOOKHENDS
Credo che con qualche tentativo ed una fonte di calore ben indirizzata possiate togliervi la soddisfazione di farvela da soli. Altrimenti, con venti sterline, la si può acquistare da UrbanOutfitters.



THIS IS HAPPENING PACK
Occhio all'offerta. Cd + doppio vinile + t-shirt + borsa + mp3s: tutto per 59,99 euro. E allora cosa aspetti; prendi la cornetta, James Murphy ti aspetta!

14/05/10

LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE

- Frequenze Live -


Metro Area

(Live @White Room)
10 Days Off Festival
17-07-2003
48,37 min.

Già dall'inizio della loro alleanza, a fine anni '90, la loro musica riusciva ad essere pioneristica ed allo stesso tempo melodica. E soprattutto, impossibile da incasellare in un unico genere. Duo elettronico con base a Brooklyn, i Metro Area – al secolo, Morgan Geist e Darshan Jesrani – affondano le radici in una lontana passione per il rock, dal synth pop di B52's e Devo al progressive dei Rush – che negli anni, passando per il padre della disco Giorgio Moroder, approda all'elettronica e alla volontà di produrre musica propria. Portando inevitabilmente tributo alla varietà di generi ascoltati fin dai primi anni dell'adolescenza, il duo newyorkese riesce a mescolare R&B, ritmi boogie, house e disco e, nonostante ciò, a produrre un melting pot di sonorità moderne e sempre in anticipo rispetto alle mode. Sintetico e suonato si mescolano al modo di suonare “classico” dei vecchi club creando performance live in cui due modi complementari di suonare si incontrano. “Quando suoniamo insieme – racconta Morgan – è come se uno spingesse e l'altro tirasse, andando in direzioni opposte e creando sensazioni contrastanti che però funzionano insieme, scambiandoci i ruoli e completandoci”.


Per gli esperti di Resident Advisor l’omonimo album del 2002 (nella foto) si è piazzato secondo nella classifica dei migliori 100 album elettronici del decennio (2000-2010) , mentre con il brano Miura hanno sbancato la classifica dei singoli. Da tempo si rincorre la voce che i Metro Area abbiano finalmente in cantiere un nuovo album per la fine dell'anno e preannunciano “sarà un inaspettato e folle album pop”.

Per adesso rimane ancora sorprendentemente valida la citazione data nel 2002 da Besebog: "I Daft Punk sono un lontano ricordo e tutti i travestiti dell'electroclash possono andare a impiccarsi; i Metro Area sono un calcio nel **** a tutti i dilettanti (sempre + numerosi ndr.) che credono di fare figate riesumando gli anni '80. Disco sensazionale, imprescindibile!"

12/05/10

IT BEGAN IN AFRICA

- early 70's deep Nigerian disco/funk -


Asiko Rock Group - Lagos City

Lagos, Eko in lingua yoruba, è una delle megalopoli più popolose del mondo, un mostro dalle mille facce che ha attirato e accolto gente proveniente non solo dalle savane e dalle foreste nigeriane, ma dall’Africa intera e.....continua a leggere

EEEDIZIONE STAORDINARIA: THE BEST OF DAVID HOLMES!

- Frequenze News -


Monsignor David Holmes sta per pubblicare la sua prima retrospettiva antologica che includerà anche pezzi del progetto Free Association compresa la cover di Sugarman (Sixto Rodriguez). Quasi 15 anni di carriera riassunti in 29 canzoni raccolte in 2 dischi. Nel primo trovano spazio i migliori brani da Slash The Seats This Film’s Crap (1995) fino all'ultimo The Holy Pictures del 2008. Il secondo è un'album di remix fatti per lui da Arab Strap, Mogwai, Fridge ed altri, più tre brani inediti ("The Girlfriend Experience", "You're On Fire" e "The Lower Orders"). Evviva!



11/05/10

TAME IMPALA

- Frequenze News -


Qualcosa di succulento sta bollendo nel pentolone della Modular. I Tame Impala sono una band da Perth, Australia, e come molti altri artisti oceanici (vedi Gotye o gli stessi Cut Copy) arrivano a toccare le coste musicali europee con un buon ritardo rispetto alle uscite in madre patria. Questi signori sono considerati la miglior nuova band psych-rock del continente australiano da quasi due anni e grazie al loro talento hanno già fatto da spalla nei concerti a gente come Black Keys, Yeasayer ed MGMT, riuscendo a collezionare parecchi sold out nei live in solitaria. Le pubblicazioni ufficiali sono un Ep (omonimo) nel 2008, un paio di singoli (Sundown Syndrome e Solitude is Bliss - vedi video allegato), e un album di respiro (finalmente) mondiale (Innerspeaker - in alto la copertina), in uscita a fine maggio.
Chi ama le sonorità della west coast statunitense di fine sessanta, ha amato la Beta Band e oggi ha un disco dei Black Keys nelle orecchie un giorno sì e l'altro pure, troverà un nuovo modo per occupare ed aggiornare i propri bisogni psichedelici.
Dalla prossima settimana in rotazione all'interno della nostra trasmissione radiofonica.

10/05/10

THE SOUNDTRACK OF YOUR LIVE

- Frequenze Suggests -


M E S S E R C H U P S
file under: Stereo Total, Cramps, Pizzicato 5

I Messer Chups arrivano dalla Russia, più precisamente da San Pietroburgo e su di loro si sa molto poco: questi astronauti spy-surf-horror rimangono circondati dal mistero. Il loro sound è impregnato di suoni prodotti da preistorici synth analogici sovietici e pieno di richiami retrò ai vecchi film horror vampireschi degli anni '60, pur mantenendo un approccio divertente e danzereccio, tra surf-rock, lounge music e psychobilly. Una musica di sicuro gradita a Quentin Tarantino che non lesinerebbe una parte alla bella bassista Zombie Girl e che ricorda tantissimo le atmosfere di un Pulp Fiction elettronificato. I loro concerti, affascinanti ed inconsueti, sono sempre accompagnati dalle proiezioni create da Oleg Gitarkin: irresistibili pastiche di animazione e b-movie sovirtici a bassa fedeltà. Tra i loro fans vantano anche il compagno di etichetta Mike Patton che in passato ha prodotto il loro primo album "Crazy Price". Se vi perdete un concerto come questo, allora siete proprio degli zombie!

IN CONCERTO MERCOLEDI 12 MAGGIO AL LEGO CAFE'
ORE 22 // CESENA //



T H E E O H S E E S
file under: Sonics, B'52, 13, The Monks

Torna in Italia una delle band più prolifiche in circolazione. Questo quartetto di San Francisco, con nove album pubblicati negli ultimi sei anni, di cui tre realizzati solo nel 2009, ci presenta la sua ultima fatica “Warm Slime”, in uscita l’11 maggio per la californiana In The Red. Probabilmente il disco che ne definisce, dopo un interminabile processo di crescita , il traguardo verso un suono finale: un mix di riff ciondolanti alla Beach Boys che si sparpagliano su enormi tessiture di suono potente, ispirato fortemente al decennio dei sixties, e mischiato a un folk sbilenco, accarezzato da accenni psichedelici alla Electric Prunes o 13th Floor Elevators. Come li definisce la stessa In The Red "un incrocio tra B-52s e Troggs". Quindi, non per puristi sessanttottini.

IN CONCERTO GIOVEDI 12 MAGGIO AL SIDRO CLUB
ORE 22 // SAVIGNANO SUL RUBICONE //



L I A R S
file under: Sonic Youth, Killing Joke, The Pop Group

Completiamo la settimana con un altro concerto che, vista la portata della band, non ha bisogno di tanti giri di parole. Sui Liars si è gia scritto abbastanza. Il fatto che artisti del genere si presentino ad intervalli di tempo regolari in romagna è già un privilegio che potrete capire completamente solo andandoli a vedere almeno una volta.

IN CONCERTO VENERDI 14 MAGGIO AL BRONSON
ORE 22 // RAVENNA //

RECESSION DRESS

- Frequenze Clothing -


Il bianco, il nero e le icone del pop sono i tratti distintivi delle t-shirt di Christopher Lee Sauve, designer newyorkese, uscito allo scoperto con SAVE ANNA, una linea di magliette con il faccione di Anna Wintour, la direttrice di American Vogue (il diavolo veste prada). Buona parte del campionario lo potete visionare nel video sottostante. Must have!




07/05/10

MUMFORD & SONS at COVO

- Frequenze Live -


Gentlemen of the Road
Mumford & Sons (plus Johnny Flynn)
30 Aprile 2010, Covo, Bologna

Un difetto di sicuro c’è: giocano male a calcio, sia i Mumford che Johnny Flynn e la sua band. Li troviamo a piedi scalzi, nel parco di fronte al Covo, sudati e presi dalla partita al punto di non accorgersi dell’ora. Non avessero avuto successo come musicisti di sicuro non sarebbe stata quella la loro strada.
Sul palco, più tardi, sembrano tuttavia divertirsi e sudare altrettanto.
Due anni fa, durante la tournè americana di Laura Marling, i Mumford & Sons facevano da spalla a Johnny Flynn and The Sussex Wit. Qui a Bologna le parti sono invertite e sono quest’ultimi ad aprire il concerto, 40 minuti in cui il frontman cambia sette strumenti con incredibile padronanza, canta e intrattiene, rapisce un pubblico che non era certo lì per lui.
Il suo folk ha radici forse più tradizionali, ma è ben suonato, quando sconfina nel blues, come nella splendida Howl, eccezionale. Dopo l’ultimo brano, nonostante l’attesa per Markus e figli, in molti chiedono il bis.
(QUI le foto)

I quattro londinesi esordiscono, come nel disco, con Sigh no more, un coro lacerante che sembra un inno, accompagnato dagli oltre 250 presenti. Quando parte il banjo di Winston si capisce che la serata sta per prendere inderogabilmente un ritmo diverso. Le canzoni dei Mumford sono altra cosa, la loro carica dal vivo irresistibile. Incalzano ad ogni brano, lasciando sempre la sensazione che stia per accadere qualcosa, che la tensione possa esplodere da un momento all’altro, riuscendo poi a non tradire le aspettative.
Little lion man è una cavalcata, difficile star fermi, non farsi coinvolgere. Si fa fatica a distinguere le loro voci da quelle del pubblico. Il loro folk è contaminato dal bluegrass, dalle cadenze irlandesi, dalle atmosfere fumose dei pub.
White blank page è una ballata d’amore deluso, di rabbia, intensa; il contrabbasso di Ted Dwane e il pianoforte di Ben Lovett ne scandiscono la malinconia, l’accompagnano nel disinganno.
Nel mezzo il gruppo di Markus Mumford propone due inediti, Lover e un secondo splendido brano ancora untitled, che fanno ben sperare per il prossimo lavoro in studio.
Timshel è l’ultima pausa, la dolcezza che precede il finale maestoso di Dust Bowl Dance e The Cave.

A fine concerto li avviciniamo. Sono sul retro, bevono birra, fanno quattro chiacchiere con i fan che si sono avventurati all’entrata secondaria del Covo. E, inaspettatamente, riusciamo a strappare loro prima una piccola intervista, poi ancor più inaspettatamente, l’intera serata, parlando di tagliatelle, di Londra, del loro disco, di Bologna, del buttafuori che non li aveva riconosciuti, dopo il concerto, e voleva fargli pagare il biglietto (il resoconto della chiaccherata a breve in un post dedicato).
Del più e del meno, insomma. Così ho avuto modo di porre la domanda che da mesi mi passa per la testa, condizionato da Pitchfork e da molte altre recensioni non troppo positive di Sigh no more.

Diverse riviste di settore dubitano della genuinità del vostro progetto, vi ritengono un prodotto commerciale preconfezionato. Com’è andata, in realtà? Chi vi ha notato, com’è arrivata la proposta discografica?

Ben Lovett, il tastierista: “Tutti ci hanno notato. Non qualcuno in particolare. Da tempo giravamo qualunque club di Londra suonando quasi tutte le sere. Abbiamo fatto più di 250 cinquanta date in due anni. A quel punto noi dovevamo solo scegliere quale casa discografica usare, e non viceversa”.

Dopo averli sentiti, non posso che credere a Ben. Sono poco più che ventenni e l’ultima delle loro preoccupazioni, checché ne dicano altri autorevoli magazine, è convincere qualcuno di essere più o meno indie, più o meno autentici. Se ne fregano. Dovrebbero farlo in molti; sarebbe auspicabile che una buona parte di musicisti underground, indie, di nicchia, perdessero meno tempo a promuovere il proprio finto intellettualismo su internet e lo investissero suonando. Se non fosse che bisogna esserne in grado.

Marco Spanghero

Foto di questo post (e foto linkate):
Francesca Sara Cauli
per Frequenze Indipendenti

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...