08/09/11

FREQUENZE DEPRIMENTI

 - Provocazioni ed istigazioni a delinquere a cura di Francesco Farabegoli -


Poche cerimonie essenziali. Il giorno 21 agosto ho fatto la mia prima giornata di mare dalla mattina alla sera, con pranzo in spiaggia e tutto quanto. C’era un’atmosfera incredibile, lo spleen già pre-urbano di un pianeta di persone condannate ad un’esigenza di grigium fatto di locali sempre (fortunatamente) uguali a se stessi e sempre più forniti di birre artigianali a prezzi da strozzinaggio come se la media delle doppio malto crude aromatizzate allo sterco di criceto (tra le altre cose alla Brasserie Arnage (che è un posto a Cesena, non una tappa obbligatoria parigina (a volte adoro aprire le parentesi dentro le parentesi) che ho visitato in ferie) ho imparato che la birra doppio malto non esiste) fosse più soddisfacente della media delle Splugen da 66 cl che mi sono scofanato la settimana di ferragosto. La paura di finire nell’Inevitabile, con la I maiuscola, quello definito da una serie di inamovibili venerdì sera a consumare alcool droghe e orribili dischi/gruppi italo-indie in qualche festa a tema, attanagliava la spiaggia e stringeva l’emotività dei singoli ascoltatori in una morsa di sdegno e tristezza anch’essa posticcia. Alcuni percuotevano i loro racchettoni come se fossero al Roland Garros. Altri lavoravano di fino sull’ultimo intorto della stagione limonando con scarso trasporto e lacrime agli occhi mentre le loro prede sessuali sfogliavano le ultime pagine dei libri della Mazzantini o Simon Reynolds. Avrei scritto David Foster Wallace ma qui –anche se a volte sembra– non siamo dentro un pezzo dei Cani. Altri piangevano guardando i loro addominali perfetti color prugna, consultando le pagine bianche via iphone per segnarsi i numeri dei solarium più vicini a casa. C’era un presomalismo così denso che mi ci sono trovato bene perfino io, in spiaggia, e ho composto al momento una playlist ideale per celebrare la situazione-spiaggia perfetta, che per puro caso (non è vero) corrisponde ai sei o sette dischi che sto ascoltando di più in questi giorni. 

SHANNON WRIGHT – DYED IN THE WOOL Ho detto alla mia fidanzata una cosa tipo “se lo ascoltassi a fila per tre giorni diventerebbe il tuo disco preferito”. È servito solo a rimetterlo in circolo nel MIO stereo, sono a circa 108 ascolti dal 14 di questo mese. (Quarterstick) 

DAFT PUNK – ALIVE 2007 Non pensavo si legassero così bene alle situazioni da Estati Celebrate. Continuo a ricordare con affetto le intensissime emozioni provate sotto il palco al loro passaggio italiano, qualche anno fa a Torino (provate da qualcun altro, io non ero presente perché ciavevo dei cazzi da fare). (Virgin) 

LAGHETTO – SONATE IN BU MINORE PER QUATTROCENTO SCIMMIETTE URLANTI Tutto ci riporta a questo disco: la decadenza della società civile, la fine dell’estate, l’odore dei pomeriggi quando li butti via, il miglior gruppo italiano di sempre, Ratigher che ha fatto uscire di recente un libro-capolavoro intitolato Trama, Devoured By Carlabruni e il 17 settembre che il gruppo si riunisce e suona all’ultimo Antimtvday. 2003 reloaded. (Donnabavosa) 

THE NOTWIST – NEON GOLDEN Questo l’ho riascoltato ieri per ricordarmi come suonava, il che per certi versi dice qualcosa più di me che del disco –è ancora considerato tra i dieci-dodici album più significativi degli altri duemila, gli altri nove-undici album sono tutti composti da rumori di cervella che si fanno esplodere per la vergogna. La cosa paradossale è che oggi ci sto pensando ma non mi ricordo ancora come suona, nonostante l’abbia appunto suonato ieri. (Virgin) 

RIHANNA – LOUD ‘cause I didn’t mean to hurt him/could’ve been somebody’s son/and I took his heart when/I pulled out that gun/rampapapam rampapapam rampapapaaam. (Def Jam) 

PRAWN – S/T http://prawnnj.bandcamp.com/ (il mio amico Renato dice che il 2011 è l’anno emo)

JAY-Z & KANYE WEST – WATCH THE THRONE Scherzo. Non l’ho sentito e non ho la minima intenzione di farlo. Ha una copertina troppo brutta. Ora qualcuno potrà senz’altro dire che i dischi non si giudicano dalla copertina, che forse poteva essere così una volta e ora no e quindi vaffanculo, ma L’AVETE VISTA? Non ci penzo nemmeno. (Def Jam etc) 

Ciau.

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