Dopo anni di attesa arrivano in Italia i Primal Scream: uno dei gruppi più influenti e adorati degli ultimi venticinque anni. La data del 26 settembre a Milano sarà l’unica imperdibile occasione per ascoltare dal vivo, oltre a brani seminali del passato, il nuovo album di Gillespie e soci “Beautiful Future”, uscito nel nostro paese il 18 luglio su etichetta B-Unique/Warner.
Recensione n. 72/2008
Primal Scream "Beautiful Future"
2008 / B-Unique
Difficile catalogare i Primal Scream: negli anni, sono passati con geniale disinvoltura dal jangle pop psichedelico del disco d’esordio Sonic Flower Groove, all’eclectro-dub di Screamadelica, sino al rock vintage di Riot City Blues mantenendo una cifra stilistica impeccabile, contrassegnata da un approccio distruttivo/creativo verso tutti i generi possibili (dub, jangle pop, acid, krautrock, hard rock, country, free-form jazz, rock'n'roll, funk, soul) riuscendo a dare ad ogni elaborazione un taglio sempre riconoscibile.
Il disco nuovo, dal titolo Beautiful Future, a parte il singolo, Can’t Go Back, un fulgido esempio di quel rock’n’roll tutto ritmi cinetici e arruffati riff di chitarra (prodotto da Paul Epworth / Bloc Party, The Rakes), è un saliscendi nel pop/rock sintetico, dagli anni 70 ad oggi, dagli Abba (di cui utilizzano marimba e piano) agli Who Made Who, con vistosi ritorni al proprio passato ( la Beta Bandiana Zombie Man è da ricercare fra Screamdelica e Give Out But Don't Give Up) e qualche sbavatura a livello di idee (al nono album in franchising può essere comprensibile) ma anche alcune belle sorprese: un paio di collaborazioni doc con Josh Homme (Queen Of The Stone Age) e Lovefoxxx (vocalist dei CSS), la cover di Over And Over dei Fleetwood Mac cantata in duetto con Linda Thompson (icona del folk britannico), il riuscito impasto disco/dubboso di Uptown e la bellissima e spettrale Beautiful Summer, forse l'episodio più sostanziale del disco, che dimostra come i Primal abbiano ancora qualcosa di unico da dire in mezzo ad un frastornato e caotico presente.
In allegato video/intervista di NME.
(Mp3) Primal Scream - Uptown
(Mp3) Primal Scream - Zombie ManRecensione n. 72/2008
Primal Scream "Beautiful Future"
2008 / B-Unique
Difficile catalogare i Primal Scream: negli anni, sono passati con geniale disinvoltura dal jangle pop psichedelico del disco d’esordio Sonic Flower Groove, all’eclectro-dub di Screamadelica, sino al rock vintage di Riot City Blues mantenendo una cifra stilistica impeccabile, contrassegnata da un approccio distruttivo/creativo verso tutti i generi possibili (dub, jangle pop, acid, krautrock, hard rock, country, free-form jazz, rock'n'roll, funk, soul) riuscendo a dare ad ogni elaborazione un taglio sempre riconoscibile.
Il disco nuovo, dal titolo Beautiful Future, a parte il singolo, Can’t Go Back, un fulgido esempio di quel rock’n’roll tutto ritmi cinetici e arruffati riff di chitarra (prodotto da Paul Epworth / Bloc Party, The Rakes), è un saliscendi nel pop/rock sintetico, dagli anni 70 ad oggi, dagli Abba (di cui utilizzano marimba e piano) agli Who Made Who, con vistosi ritorni al proprio passato ( la Beta Bandiana Zombie Man è da ricercare fra Screamdelica e Give Out But Don't Give Up) e qualche sbavatura a livello di idee (al nono album in franchising può essere comprensibile) ma anche alcune belle sorprese: un paio di collaborazioni doc con Josh Homme (Queen Of The Stone Age) e Lovefoxxx (vocalist dei CSS), la cover di Over And Over dei Fleetwood Mac cantata in duetto con Linda Thompson (icona del folk britannico), il riuscito impasto disco/dubboso di Uptown e la bellissima e spettrale Beautiful Summer, forse l'episodio più sostanziale del disco, che dimostra come i Primal abbiano ancora qualcosa di unico da dire in mezzo ad un frastornato e caotico presente.
In allegato video/intervista di NME.
(Mp3) Primal Scream - Uptown
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