Saturazióne s. f. [dal lat. tardo saturatio -onis «saziamento», der. di saturare: v. saturare]
"Processo attraverso cui una determinata proprietà di un corpo, un sistema, una sostanza, espressa in genere da una grandezza misurabile, tende ad assumere un valore sempre più vicino a un valore estremo che è il più alto valore compatibile con le condizioni esterne".
Condizioni esterne. Quando un artista si fa condizionare un pò troppo dall'esterno rischia di "saturare" molto presto il proprio mood.
Tradotto: se svendo un pò troppo il mio culo, avrò presto bisogno di dimostrare (se non altro a me stesso) che è stato solo uno svarione momentaneo o comunque che posso essere anche diverso, più interessante, completo.
Personaggi come Goldfrapp o Kelis sono così. Vivono di intense colorazioni, di saturazioni pop estreme, di contatti coi primi posti della classifca dance, in mezzo a maranza tutti occhialoni e catenelle ma anche di momenti di distacco dal mondo esterno, in cui spremere la propria essenza, sfanculando le major e il pubblico più superficiale.
Ecco la logica che, per esempio, ha portato Kelis dalla collaborazione con la Universal e David Guetta dell'album Flesh Tone del 2010 (ricordate Acappella?), all'album Food (uscita aprile 2014): un miscuglio funk sperimentale arrangiato in compagnia di Dave Sitek e sponsorizzato niente meno che da Ninja Tune.
Donne camaleonte che personalmente ammiro moltissimo. Saper interpretare bene tanti "ruoli" significa saper dare spessore, credibilità e profondità al proprio talento.
In allegato le anteprime del nuovo singolo della musicista di Harlem, Jerk Ribs, e del remix che Mount Kimbie ha rilasciato per l'occasione.
Donne camaleonte che personalmente ammiro moltissimo. Saper interpretare bene tanti "ruoli" significa saper dare spessore, credibilità e profondità al proprio talento.
In allegato le anteprime del nuovo singolo della musicista di Harlem, Jerk Ribs, e del remix che Mount Kimbie ha rilasciato per l'occasione.
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