Più strutturato e sicuro in termini di narrazione, nel nuovo singolo del maestro è tangibile una maggiore nitidezza nella voce che flirta con i '50 filtrandoli attraverso un setaccio elettronico a trame meno sperimentali del precedente Crazy Clown Time. E sempre presente nell'aria si respira l'influenza dell'amico e collaboratore Angelo Badalamenti che insegue lo spartito come uno spettro.
Nella vita si va a periodi e a quanto pare oggi per David Lynch la musica ha la precedenza sul resto.
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