20/03/13

YOUNG FATHERS - TAPE ONE

- Frequenze review -


L'arte della narrazione nell'hip hop è un aspetto spesso trascurato nella riedizione moderna del genere. Molti artisti contemporanei sono spinti verso il successo commerciale e, nel processo, tendono ad evitare testi socialmente intimidatori, optando per un approccio più superficiale. Naturalmente non mancano le eccezioni, anche se trovare quelle meritevoli non è semplice.
Doverosa premessa per presentare il progetto Young Fathers. Collettivo formato da tre ragazzi di Edimburgo che fanno musica insieme da quando avevano 14 anni.
Elasticità mentale ai massimi.
Un primo assaggio discografico nel 2011 in download gratuito, ora, con il sostegno della Anticon, pronti a raggiungere un pubblico più ampio. E meritato.
Animato dallo spirito analogico del lo-fi il loro Tape One si muove con la grazia dei TV on the Radio e il disagio di Shabazz Palaces, arricchito dal sostanziale impatto commerciale dei Massive Attack, a volte anche rifacendosi all'anima sotterranea di PM Dawn. Un viaggio a tre voci attraverso le influenze, raccontando esperienze e ambizioni del tutto individuali. E spingendo su una produzione casereccia che deve tanto alla tradizione africana, come al futurismo elettronico contemporaneo.
Con quella sensazione tangibile della cassetta in mano che da cuore e passione a un album troppo corto per essere vero.
 

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