15/01/13

LEE BURTON - BUSY DAYS FOR FOOLS

- Frequenze review -


Ragazzo interessante questo greco. Con il primo album pubblicato nel 2006 lasciava già intravedere venature di musicalità al di sopra della media, arrangiamenti sofisticati ed intuizioni decisamente originali. Da allora il suono si è molto addensato e rallentato e con il secondo genito, pubblicato ad inizio 2012 (e totalmente dimenticato dalla critica specializzata nostrana), ci mette comodi di fronte al suono tipico dell’elettronica tedesca ma dal temperamento mediterraneo. Lee Burton gioca a fare il Fink e il Jaar con estrema disinvoltura miscelando folk, blues e sudamerica in un opera organica che si avvicina al lato stoner dell’elettronica. Busy Days For Fools risulta essere un piccolo gioiello di profonda malinconia, in grado di attrarre non solo gli appassionati del genere, ma un pubblico più vasto dedito al pop d'autore.
   
"After Nicolas Jaar and Pantha du Prince, Lee Burton has brought the romance back into electronic music. A powerful album.'' Michael Mayer

''An absolutely stunning album. Its like an electronic emotional version of people like Fink or Piers Faccini. This album is simply Superb." Laurent Garnier

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