20/09/12

L'INCESSANTE E TEATRALE FRENESIA DELL'ESSERE

- Frequenze News -


FOXYGEN
TAKE THE KIDS OFF BROADWAY
(2012 - Jagjaguwar)

Io ho visto Mick Jagger dentro questo disco. E c'era anche Lou Reed. E a guardare bene Bowie. E Ray Davies. E Billy Idol. E Alan Vega. E Chris Isaak. E un'altra decina di persone a dire il vero.
Pensa te questi 2 matti qua (Foxygen) cosa tirano fuori dalle stanze di casa loro (perchè la leggenda vuole che questo Ep sia stato registrato lì, fra un tape-recorder e un computer).

Un disco pieno di personaggi famosi, di tic e di melodie col parkinson.
Un lavoro che, a parte la raggiante Make It Known e poco altro, non ascolterò mai più tutto intero, poichè a lunghi tratti mi innervosisce, provocandomi una spiacevole ipertrofia dei genitali.

Eppure, finalmente, una sensazione. Dopo tanti-quotidiani-leggeri-brividini, un cazzotto su uno zigomo.
Una scossa che mi scuote il cervello: questo ep è più di ciò che sembra, il suo risvolto sociologico è un allarme urlato fra quattro pareti.

Take the Kids Off Broadway è un riassunto dell'amore verso il periodo musicalmente più affascinante della storia della musica, i fine sessanta, rivisto con la teatrale frenesia del 2012-medio-teen, quello che dopo un minuto di una canzone skippa a quella dopo perchè "tanto questa fà così", che guarda una serie tv mentre gioca alla play, che chatta e twitta con un amico mentre conversa con un altro di fronte a lui.
Il teenager decadente e WesAndersonizzato, con la testa ad un periodo ideale che non ha mai vissuto, travolto e guidato dai meccanismi del web, dal simultaneo mondo del tutto e subito.
Che comincia ma non finisce mai.

Ascoltate l'istantanea di ciò che ho scritto. E fatevi cogliere dalla leggera pazzia sulla quale ognuno di noi freneticamente naviga ogni giorno, pronta ad esplodere (od implodere) da un momento all'altro.


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