08/05/12

AMIRALI - IN TIME


- Frequenze review -


Il successo di un'etichetta è ciclico ed in ambito dance esistono ancora piu variabili nel decretarlo. La fine del decennio ha visto trionfare James Murphy e la sua DFA, oggi il re mida è Damien Lazarus e la sua Crosstown Rebels. Il lingotto appena forgiato si chiama Amirali, un giovane meticcio iraniano-canadese dal talento davvero speciale. Un musicista di cuore - ogni strumento suonato è farina del suo sacco - che ipnotizza con la destrezza nel plasmare canzoni dal suono melodrammatico e desolato che rimandano dritte ai recenti exploit di Nicolas Jaar e John Talabot. Melodie profonde immerse in un'atmosfera irresistibile di luci ed ombre. In Time è un album esemplare nel tradurre massicce dosi di soul, mescolate ad elementi deep house e stratificazioni ambient, in un curato bilanciamento tra solchi uptempo e lampi ingegnosi di dream-pop. La voce di Amirali sà di mistero ed evoca un ibrido futuristico di idoli indie, come un cupo Ian Brown o un intossicato Thom Yorke, smarriti eroi in balia di correnti dance. Brani come Midnight Train, My Way e Beautiful World portano con sé vibrazioni da dancefloor molto originali e ricche, mentre le svisate di downtempo sognante in Missing, Whisper e No Doubt conferiscono all'album un variegato equilibrio di fondo.
 

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