"The result is an immersive, strirring experience" Mojo
"This is techno from the top drawer" Q
"It's like Steve Reich if he'd developed in Berghain" Dummy
Ascoltare il disco di Brandt Brauer Frick è veramente un’esperienza unica. Provenienti da studi jazz e classici, figli in egual misura del rigore e della ricerca i tre hanno dimostrato in modo empirico che esiste un connubio possibile tra il passato e il futuro prossimo, pensando bene di adattare le sonorità tipicamente acustiche ad un genere tendenzialmente sintetico quale la dance (loro consolidata passione comune). Il risultato è “You Make Me Real”, il primo album dopo una manciata di EP, dove una varietà incredibile di strumenti da “concert hall” quali piano, fiati e archi, si fonde alla perfezione con ritmi tribali e ipnotici perfetti per il “club”. Le nove tracce del disco si muovono in territori di elegante deep house, concependo un’elettronica suonata che rimanda al minimalismo tanto caro a Steve Reich quanto alla techno di casa a Detroit. Catalogare la musica di Brandt Brauer Frick risulta praticamente impossibile, rimanerne affascinati è invece un piacere consigliato.
Sicuramente non riusciranno a racimolare un seguito sufficiente da giustificare una turnèe in Italia. Ma vi assicuro: assistere ad un concerto cosi, magari in un teatro, dev'essere senza dubbio un' esperienza da ricordare.
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