09/03/16
MODERAT - III
Possono essere definiti un supergruppo, ma i Moderat stessi sanno che è proprio il concetto tradizionale di gruppo a renderli interessanti. Ring ha confessato che i Moderat non erano stati concepiti come progetto in studio, ma solo come fonte di divertimento.
Questo forse serve a spiegare i 6 anni intercorsi tra il loro primissimo EP e il successivo ritorno nel 2009, con l’eponimo album di debutto. Intenti a creare qualcosa che contrastasse i progetti personali, il gruppo ha iniziato un ciclo originale sbocciato definitivamente con il secondo album, opportunamente chiamato “II”, culminato quest’anno con l’ultimo capitolo della trilogia, “III”.
Se “I” era la combinazione di due entità separate e in “II” è aumentata la complicità tra i membri, è in “III”, la conclusione, che i Moderat suonano come una vera band.
Sia Szary che Ring vi diranno che i Moderat sono passati progressivamente dal creare tracce a un più tradizionale scrivere canzoni un processo ampiamente realizzato in “III”.
È in parte per questo che la voce è diventata più prominente.
Hanno migliorato la tradizione compositiva con un’intricata tavolozza di attente e studiate abilità, supportati dalla loro lunga esperienza, ormai venticinquennale, con il suono all’interno della cultura (e sotto-cultura) da club.
Uscire dalla loro comfort zone è ciò che aiuta a creare il legame tra pop ed elettronica.
Perciò “III” rappresenta per i Moderat una nuova maturità all’interno della scena pop moderna.
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