30/12/14

THE BEST OF 2014 - PART ONE

- Frequenze Chart -



AleFranchini

THE BUDOS BAND - BURNT OFFERING
Nonostante in Italia esista una cospirazione segreta di stampa per tenere a distanza questo genere di gruppi il nostro sangue è in buona parte latino, viviamo in una penisola circondata dal mare e fa caldo per più di cinque mesi l'anno. Tutte condizioni che a Brooklyn se le sognano!!!


DAMON ALBARN - EVERYBODY ROBOTS
Everyday Robots è pura classe: un album intimo, riflessivo e malinconico, che ferisce. Probabilmente la miglior creatura dell' Albarn post-Blur (con 13 se la gioca e non necessariamente ne esce sconfitto). Niente male come esordio-solista-tra-virgolette.


BECK - MORNING PHASE
“Sono tornato alla musica della mia giovinezza e delle mie radici: parlo di Neil Young, Gram Parsons e Crosby, Stills, & Nash…."
Non un brano mediocre, anzi una padronanza del songwriting degna dei più grandi, ne certificano un talento con pochi eguali nell'arte dello scrivere per la sua generazione, e per quelle precedenti.


JUNGLE - JUNGLE
Continuo la mia crociata a favore dei Jungle perché sembra siano passati piuttosto inosservati nelle classifiche altrui. Ragazzi sveglia, di tempo ne è rimasto poco, ma per redimervi è più che sufficiente.


GALA DROP - II
Per chi è alla ricerca di qualcosa di diverso. Realmente diverso. Portoghesi, dubbosi, plasticosi, animalcollectivosi, blackdiceosi, chilloutosi. Ne scaturisce un'atmosfera surreale, sia digitale che da savana: finalmente diverso dal banale post rock che ormai ha saturato le palle anche ai più pazienti.


SYBIANN - SPORE
Sybiann è metamorfosi, cambiamento, inquietudine, costante ricerca. Al momento tra le poche band romagnole con le migliori credenziali per sprovincializzarsi.
La domanda è: vogliono farlo, o no!?


SOHN - SOHN
Bella voce soul e begli incastri di r&b su beat elettronici. Oggettivamente, come proposta è molto curata e contemporaneamente di facile ascolto. SOHN farà bene a voi e ai vostri cari, così come in passato hanno fatto gli Stateless, lo stesso Blake e a scelta uno tra altri outsider Chet Faker, Jamie Woon e XX.


TIMBER TIMBRE - HOT DREAMS
Tono confidenziale, voce intrisa di soul, una chitarra dimessa sostenuta da fioriture di archi e tastiere ed un delicato ritmo percussivo, a comporre un quadro affascinante, tra il blues ed il gotico che porta a maturazione i lavori precedenti. Il folk minimale degli esordi si copre di velluti, e di quel tocco sottilmente noir che rimanda dritto a Richard Hawley e Tindersticks, ingranando quanto basta le marce del ritmo.


DARK SKY - IMAGIN
Londra.


MOODYMAN - MOODYMAN
Funky, sexy e lunatico.
Kenny Dixon Junior ama Detroit e si sente.






Toffolomuzik


DAMON ALBARN - EVERYDAY ROBOTS
L'indiscusso principe del talento inglese, nudo e crudo, da solo, con il capo chino tra tecnologia e racconti d'autore.


TONY ALLEN - FILM OF LIFE
Il padre d'Africa, l'allievo di Fela, anni e anni di scuola e non smette di stupirmi, una manciata di radici bollenti condite con pop, jazz e bebop. Grazie per il sole Mr. Allen.


ANDY STOTT - FAITH IN STRANGERS
Lo scheletro della violenza industriale e le armonie ambient, ho scoperto che Andy ha anche un cuore dai mille colori. Consiglio l'ascolto in cuffia in mezzo alla natura, tutte le forme cambieranno, lo posso assicurare.


THE BUDOS BAND - BURNT OFFERING
I miei preferiti di casa Daptone: mi aspettavo un album strepitoso ma non avrei mai immaginato che un giorno i Led Zeppeiln e i Deep Purple sarebbero scesi a compromessi con il funk metropolitano tra Africa e USA.


BRIAN ENO / KARL HYDE - HIGH LIFE
Eno & Hyde: la coppia di veterani più improbabile al mondo sforna dischi di matematica come se fossero pizzette. Energia, sperimentazione famelica e una palpabile classe, quella di una vita intera. Inchini.


LEONARD COHEN - POPULAR PROBLEMS
Beats, amori e tutte le problematiche del pianeta terra. Cohen: ottant'anni e un disco che si regge in piedi come un ragazzino.


FaltyDL - IN THE WILD
Lui si chiama Drew Cyrus, non lo conoscevo così a fondo, ma il suo modo di triturare in maniera afosa i canoni del UK Garage mi ha riaperto gli occhi assonnati dalla noia.


GOAT – COMMUNE
Una manciata di Svedesi mascherati in passeggiata nei tardi 60's di Venice Beach. È' questo che sto ascoltando in “Commune”: richiami, misteri e tocchi di modernariato. Perché no?


GOBLESSCOMPUTERS – VELENO
Un amico, un collega e una persona che compone musica col cuore: rimandi soul e macchine dal futuro, armonia e ossessioni. Questo è “Veleno” per le mie orecchie.


JONWAYNE - CASSETTE ON VINYL
Un frullatore di vecchie cassette firmate dal beatmaker di Los Angeles. Il tutto riassemblato in un unico luccicante vinile. Se questi sono i suoi vecchi scarti prevedo di abbonarmi ad ogni singolo colpo di questo talento.


MARTYN - THA AIR BETWEEN WORDS
Dall' Olanda agli USA. Synth al vapore, tributi all'Acid che fu, un faccia a faccia col ghetto e un animo visionario. Il mio disco automobilistico per eccellenza.


THEO PARRISH - AMERICAN INTELLIGENCE
Fanculo alle leggi del dancefloor, benvengano i richiami tribali, calci e pugni sferzati con una precisione meccanica. “American Intelligence” è un disco dai beat maligni che farebbero ballare anche il più scoordinato degli esseri viventi.


PRINS THOMAS – III
Chiamarlo il principe della Space Disco è riduttivo e forse offensivo.
Qui si balla tra le droghe e il Kraut Rock, ci si perde nelle suggestioni e si galleggia sulle bass-line senza mai prendere respiro.


VERCKYS ET L’ORCHESTRE VEVE' – S/T
Kinshasa, Zaire, nuova Repubblica democratica del Congo. Rumba Psichedelica e Afrobeat, impossibile rimanere fermi, impossibile saziare la mia fame di ritmi Africani, questo disco mi ha fatto male al cuore e alla mente.


THOM YORKE - TOMORROW'S MODERN BOXES
Thom è un cantautore a cui hanno rubato la chitarra tanti anni fa, la sua eterna indecisione tra acustico ed elettronico continua a renderlo alle mie orecchie il più stiloso dei dannati. Stop.


Catalogare sensazioni non è mai stato il mio forte, ma ogni tanto è giusto fare i conti con il senso dell' udito. In questo 2014 ho consumato brani e remix a più non posso ma se dovessi parlare degli album che più mi hanno accompagnato nei viaggi, nei set e in mare... ce ne sono quindici senza alcun ordine significativo che non dimenticherò facilmente. Di questi 15 cerchi neri ho voluto fare un mixtape, un po' per diletto un po' per ricordo.
Quindi ascolto libero ed emozioni tante a tutti al seguente link:



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