In Inghilterra il meeting pot di rap, dub ed elettronica, viene in modo sbrigativo definito left-field.
E come definizione nella sua pragmaticità calza a pennello. Ma essendo già passati sotto i nostri radar, con due Ep favolosi (Tape One e Tape Two) va sottolineata la creatività, l'emotività e l'impatto viscerale che questi tre "fratelli", di radici e sensibilità musicali diverse, mettono nella loro musica. Ragazzi genuini, artefici di una rinascita dell'hip hop dal basso, debitore tanto alle radici, quanto proiettato ad esplorare nuove frontiere espressive attraverso l'uso di un'elettronica predominante e senza troppa attenzione alle rifiniture.
E viste le premesse gli Young Fathers possiedono quel potenziale per candidarsi a ruolo di next big thing per il 2014. Sopratutto considerando che due etichette seminali come la Big Dada ed l'Anticon hanno deciso di collaborare al progetto ed alla pubblicazione, il 7 febbraio prossimo, dell'album di debutto"Dead". Avvisati.
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