Una ascoltatrice ci fa notare via mail che, a differenza del blog, a parer suo, in radio abbiamo un più ampio "range" di vedute, nel senso che riusciamo a coprire più generi, riuscendo ad accontentare, seppur "sempre all'interno di uno stile ben riconoscibile", più persone.
Tutto sommato è vero.
E' però anche vero che nel blog va innanzitutto a finire quello che in radio, per un motivo o per un altro, facciamo fatica a presentare. Quindi è normale che il sapore di queste pagine digitali risultì un pò meno democratico rispetto alla nostra trasmissione.
Una cosa piuttosto triste è invece legata al tempo che ultimamente riusciamo a dedicare all'html. Sempre troppo poco purtroppo. Tant'è che le cose che riusciamo a pubblicare non sono che un decimo di quelle di cui vorremmo realmente discutere.
Ecco perchè la radio è così importante per noi. Perchè comunque riesce a ridonarci la parola quando il tempo ce la toglie.
A proposito. Ultimamente sto ascoltando parecchie cose folk-oriented. Fra queste segnalo la meno conosciuta: Feldspar. Sono una band di Londra che comincia or-ora la sua avventura. In "The Flat and Paper Sky" Ep ci sono un paio di brani interessanti (Let the time Run - Langhorne Slim ne sarebbe orgoglioso - e Lady Danger, dal gusto più spiccatamente inglese) che si fanno ascoltare più che volentieri.
Così, giusto per uscire un pò dal solito.
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