Bisogna spingersi alle periferie estreme della musica per trovare Artisti (con la A maiuscola e ingrassata) che non si confondano con nient'altro in circolazione. Non è un percorso semplice, la strada è lunga e ci vuole una buona dose di fortuna. Dapprima bisogna superare la sovra popolata pianura dell'insignificante, per poi addentrarsi nelle buia foresta dell'ignorato, dove solo pochi hanno il coraggio di entrare. Isolato laggiù il londinese Romare ha trascorso l'ultimo anno a raccogliere campioni per lavorare ad un utopia filosofale: selezionare una nuova forma musicale attraverso lo studio del rapporto tra diverse culture. Campioni di canzoni, discorsi, interviste e film sono stati scelti con cura e riordinati per esplorare la connessione tra la musica africana e afro-americana. Un sincronismo interazziale in forma di collage sonoro tra beats, blues e ritmi tribali per creare conversazioni musicali tra passato, presente e futuro. Questo processo di combinazione di materiale preesistente ha ispirato le quattro tracce di Meditations On Afrocentrism. Per ora un mezzo capolavoro.
Romare - The Blues (It Began in Africa)
P.S.: all'inizio le informazioni su ciascun campione avrebbero dovuto comparire sulla copertina del disco. Un modo per dare agli ascoltatori la possibilità di conoscere ogni campione e comprendere le fonti. Purtroppo, a causa delle leggi sul copyright questo non è stato possibile. Per raccoglierli tutti è stata composta una traccia ad hoc di 13 minuti intitolata Footnotes (Note)
P.S.: all'inizio le informazioni su ciascun campione avrebbero dovuto comparire sulla copertina del disco. Un modo per dare agli ascoltatori la possibilità di conoscere ogni campione e comprendere le fonti. Purtroppo, a causa delle leggi sul copyright questo non è stato possibile. Per raccoglierli tutti è stata composta una traccia ad hoc di 13 minuti intitolata Footnotes (Note)
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