23/06/11

FREQUENZE DEPRIMENTI - SAINTS & FAIRS FILE

- Provocazioni ed istigazioni a delinquere a cura di Francesco Farabegoli -

Fiera di 
SAN GIOVANNI
Cesena, 23 - 26 Giugno 2011

San Giovanni è alle porte. Cinque cose fichissime di San Giovanni, in ordine d’importanza:


1 Davanti a palazzo del Ridotto c’è il camioncino col gelato della Centrale, quella torre di panna che ti viene il diabete solo a guardare le vecchie che s’accalcano in fila a cercare di fregarsi il posto come se il gelato della Centrale finisse verso le due del pomeriggio. Tra l’altro col sole medio di San Giovanni il gelato della Centrale rimane intatto per circa dodici secondi, prima di spappolarsi sulle mani e dar luogo ad uno degli aut-aut filosofici più tesi dell’epoca contemporanea (godersi il gelato in tempi rilassati VS riuscire a non sporcarsi). È per questo che noi sappiamo che - di base - la gelateria moderna, anche quella roots e/o biologica e/o i gelati di Grom e/o vostro cugino che l’ha aperto appena fuori dal centro di Pontecucco, fa tutta SCHIFACCIO AL CAZZACCIO: noi c’abbiamo il camioncino del gelato della centrale. Che cosa cristo faranno quelli del gelato della centrale il resto dell’anno? Probabilmente sono occupati a contare i soldi per almeno tre settimane, poi non lo so. Ad agosto una volta c’era la festa dell’Avis a Calisese, e poi? Mah. Probabilmente se potessi avere un gelato della centrale al giorno preferirei comunque farmelo solo a San Giovanni.


2 Il fischietto, ovviamente. Il fischietto di San Giovanni, per chi viene da fuori, è un galletto di zucchero rosso con –appunto- un fischietto sulla coda. Probabilmente sarò l’unico essere umano al mondo ad aver perso tempo ad elaborare una tassonomia dei fischietti di San Giovanni, ma sappiate che esistono i fischietti TRUE e i fischietti FAKE. Il fischietto FAKE è –giustappunto- un “coso” che prende la parte più banale e trita del fischietto di San Giovanni (lo zucchero rosso caramellato) e lo imbastardisce in nome del sacrosanto principio di mercato. Il modo più comune per creare un FAKE del fischietto di San Giovanni sono quelli che prendono un fischietto da arbitro e lo infilano nel culo del galletto creando fischietti FAKE che però fischiano più rumorosamente e c’hanno pure la pallina dentro. Questo tipo di fischietto FAKE, tra l’altro, viene venduto in quantitativi sensibilmente maggiori rispetto ai fischietti TRUE, perché nonostante quello che vi vengono a raccontare le destre a volte l’amore NON vince sull’odio. Un esempio? Se vi chiedessi di scrivere nei commenti qual è il fischietto TRUE probabilmente nessuno citerebbe il fatto che la parte fischiabile sia di zucchero. Il secondo grado di FAKE, quello che sconfina nel FAIL, è il fischietto con una forma che non è quella del galletto. Questo invece è percepito come FAKE anche dalla volontà popolare: i genitori possono pensare di regalare ai propri figli un galletto con una vuvuzela infilata nel culo ma NON un fischietto a forma di panda. Per spiegarvi meglio e più a fondo la cosa, l’ordinamento sociale per caste dei fischietti di san giovanni è all’incirca il seguente:
galletto col fischio integrato puro (fischia)
galletto col fischio integrato scrauso (non fischia)
galletto col fischio di plasticone (se fischia o non fischia è comunque un FAKE)
non-galletto col fischio integrato (se fischia o non fischia è comunque un FAIL)
non-galletto col fischio di plasticone (questo lo comprano solo i danesi, credo)


3 i baracconi, cioè il luna park. I baracconi a San Giovanni hanno vissuto tre grandi ere da quando sono nato. La prima era dei baracconi di SG era quella con i cosi in fondo al mercato, tipo a San Domenico (non sono bravo coi santi). Ero bambino e avevo un budget tirato all’osso, mio babbo mi accompagnava alle autoscontro (che a quei tempi erano le macchine da scuzzo) e mi insegnava a evitarle tutte, ponendo le basi concettuali di una vita pavida e male in arnese. La seconda fu quella in cui vennero spostati davanti alla polizia, attualmente sede di una sorta di Kaaba catto-capitalista a dieci piani. La terza è quando –appunto- la realizzazione della Kaaba in questione impose la ri-allocazione in viale Qualcosa, ma ormai le giostre hanno perso quasi del tutto la verve di un tempo –vittime della ricollocazione sociale del settore divertimenti cesenate, iniziata già negli anni novanta (quando all’ippodromo si rischiava di prender le botte) e proseguita incessante fino allo svilimento più puro del concetto. L’anno scorso ho pescato una papera.


4 la mia allergia ai pollini raggiunge il suo climax, gli ultimi sfoghi a botte di venticinque-trenta starnuti l’uno. Dopodiché tutto passa e posso iniziare anch’io ad amare la natura.


5 i posti e le associazioni organizzano cose. Tra le varie, una delle cose più BOMBA degli ultimi anni è stata Itinerario Stabile. Il quale - immagino - si sia evoluto fino ad ospitare, quest’anno, una tre giorni di pace amore musica e fica al parco della Rocca, con la maggior parte dei gruppi in dotazione alla Nostra Terra coinvolti a vario titolo nel cartellone. Quest’anno gli highlight sono il Mysticase alla Rocca (Granturismo, gli Ex, Quintor*go, Hugo Suoni Poco Diobò Race, Aidoru, Heike Has The Giggles etc), i concerti al Leg(o))) (spicca Andrea Cola che live è na bomba, oltre che al djset di Frequenze Indipendenti - i quali comunque non comprendono, saggiamente, dischi suonati da me). Sfortuna vuole che gli stessi giorni del festival dei cesenati fighi arrivi anche il Sonisphere a Imola con il quale mi metterò un po’ in pari col quadernetto dei gruppi che ho visto e/o non visto (al primo posto gli Iron Maiden, che comunque credo manco mi vedrò a questo giro approfittando biecamente del fatto che sono gli ultimi).

Vorrei davvero approfondire su questo punto o quantomeno dropparvi i cinque/dieci dischi della Veglia Funebre Playlist di questa settimana o magari parlare del VegFest, ma vi stupirà sapere che se siete arrivati a questo punto della cosa avete già letto più di cinquemila battute, perdipiù davanti a un cazzo di monitor, e non avete diritto a un premio e nemmeno alla mia gratitudine.
Ci sentiamo quando farà ANCORA PIÙ CALDO DI COSÌ.

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