EVERYBODY WAH
(2011 - Mad Decent)
Dopo aver ascoltato Bosco Del Rey ho pensato a mio nonno.
Lui chiamava "delinquenti" tutti quei giovani che non riusciva a capire fino in fondo. Quelli che tenevano la musica alta in macchina o che vedeva con pettinature strane, o vestiti con qualche strappo di troppo sui jeans. Deve avere apostrofato un paio di volte anche me con quell'aggettivo, anche se non sono mai andato troppo fuori dai suoi standard. Ciò che usciva dalla consuetudine lo interessava ma lo metteva vagamente a disagio.
Del Rey è il classico "delinquente" della sua filosofia (come molti altri altri del resto). E in questo caso, da nipote, mi sento di appoggiare l'aggettivo seppur solo in termini musicali.
Un Rock'n'roll di stampo fifties, il massimo del classico, dopato, modificato, violato da un estro elettrico/elettronico di derive pop. Non per niente il capellone in questione è un pupillo di Diplo, un dj/produttore che sulla sottile corda "dell'alternativo per le masse" ci cammina per scelta da anni (ecco spiegata la sponsorizzazione dell'etichetta Mad Decent).
Parliamoci chiaro: dopo Beck non è facile colpire sul fronte superbly modified. Eppure questo ragazzo riesce a dare al già sentito un taglio piuttosto soggettivo, parente di questi anni 2000, che avranno regalato poco in termini di veri e propri dogmi musicali, ma quanto a varietà e ricchezza di tecnologia e sperimentazione sono irraggiungibili.
Mettiamola così: non è il primo e non sarà l'ultimo "delinquente" sulla faccia della terra, ma di stoffa per emozionare ne srotola metri.
Fateci un giro.
Bosco Delrey - Eveybody Wah by maddecent
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