A raccontarci al cosidetta seconda Summer Of Love, da tempo ci stanno pensando Gordon Mason, un film maker, e Robert Owen, uno dei grandi nomi della house music. Il loro documentario They Call It Acid è un’opera che si preannuncia molto interessante, perché intende ricostruire, tramite le voci di molti di quei protagonisti, quel tempo che diede vita a un movimento tutt’ora esistente. Come gli hippies e i punk hanno avuto la loro gloria, che tutt’ora vive negli stili di vita e nelle mode di qualcuno, così la dance music ha visto in quel periodo la sua esplosione, tanto che poi negli anni Novanta il fenomeno diventerà planetario e avrà tante conseguenze, prima tra tutti l’affermazione non di una ma di più tendenze musicali, stili di vita, comportamenti verso le droghe e la vita notturna. Fenomeni sociali anche contradditori, inutile nasconderlo, ma degni di certo di molta attenzione per tanti motivi. Da quelle feste clandestine, che tutt’ora esistono, si sono sviluppati in più di vent’anni di dance music, prendendo naturalmente diverse strade, grandi eventi musicali quali la Love Parade, I Love Techno, il Sonar, e tanti tanti altri.
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