02/12/09

TAKING DRUGS TO MAKE MUSIC TO TAKE DRUGS TO

- Frequenze News -


THE TIME AND THE SPACE MACHINE

"E 'stato come frequentare un'università psichedelica". Con queste parole Richard Norris (Beyond The Wizards Sleeves, The Grid, Psychic Tv) ricorda i suoi inizi, quando lavorava per la leggendaria etichetta inglese Bam Caruso che, accanto a decine compilation freakbeat, produsse gli album di artisti come The Seeds, Left Banke e Walzer Brothers. Una sorta di imprintig alla radice del suono cosmico e dilatato iniziato da adolescente e sviluppato negli anni novanta attraverso l’abuso di elettronica e sintetizzatori applicati alla psichedelica. E’ lui l’uomo dietro la macchina del tempo; con un sette pollici prima e un ep nuovo di zecca ci anticipa gli ingredienti dell’album previsto per la primavera 2010. Una tessitura psichedelica, ricca di groove balearici inaspriti da occasionali percorsi krauti e chitarre fuzz. Una visione retrofuturista che dal breakbeat dei 90' viaggia a ritroso per lo spazio tempo fino ad atterrare sulla summer of love.

file under: broadcast, death in vegas, campag velocet

The Time & Space Machine - Children of the sun



KING MIDAS SOUND

Cavernous dub, tearjerking ballads, apocalyptic lovers, gangsta house, smack hop, dancehall shoegazing, no wave blues, slo-fi soul, the stars, the oceans, love, lust, loss and sensuality. Sono tutti elementi che convivono nella musica dei King Midas Sound, collettivo londinese capace di svelare il lato piu rassicurante del dubstep spingendo forte sulla profondità del dub a scapito dei ritmi sincopati. L'astinenza dai Massive Attack primo periodo unita ad una sana assuefazione per Burial farà il resto. Pensate che il mio spacciatore di dischi in una settimana ne ha venduti sei; un'enormità se consideriamo l'album in questione in rapporto coi tempi moltiplicato per una città come la nostra che una metropoli non è. Piccolo grande successo di nicchia.

file under: massive attack, burial, king tubby, tricky

King Midas Sound - Cool out



C F C F

La carriera di Mike Silver (CFCF) è iniziata con la vittoria ad un concorso di remix, trasformando “Air War” dei Crystal Castle da sgraziato inno electro punk in un’armonico arcobaleno di synth tanto riuscito da portare l’ascoltatore a perdersi in scenari tropicali e luminose spiagge di sabbia bianca e vellutata. Una rilettura ambiziosa, subito seguita da altrettante prove convincenti (per Health, Presets e Teenagers) che hanno fatto accrescerne le aspettative per un debutto codificabile come disco ambient , vicino alle prime cose di M83 ma soprattutto ad Arthur Russell. Continent è un’album sognante, con accattivanti linee di synth, trasudante di accordi atmosferici e note di pianoforte. La musica CFCF flirta sempre con il pop, può essere di una malinconia ora dolce, ora inquietante, ma sempre fondamentalmente pop, grazie ad maturo istinto melodico ed un ampio campo di interessi ed influenze: boogie, italo e piano house che si fanno guidare dal groove sempre verso il non-ballabile per privilegiare un'ascolto mentale e meditativo piuttosto che fisico.

file under: durutti column, junior boys, hercules & love affair

CFCF - Big love

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