07/09/09

LINKWOOD - SYSTEM

- Frequenze Review -


Manchester
/Chicago andata e ritorno. Un viaggio nella deep house più emotiva e contaminata, quello intrapreso due anni orsono dal produttore inglese Trus’me, poi finito di diritto nella nostra classifica di fine anno. Nell’attesa di un seguito il nostro si dedica alla produzione altrui per la sua Prime Numbers. E dopo una manciata di dodici pollici ed una raccolta, inaugura il roster con il debutto su lunga distanza di Nick Moore alias Linkwood. Nelle dieci traccie che compongono System ci mostra chiaramente il suo ampio spettro di influenze: 80's boogie, techno, house e deep soul apocalittico. Un distillato di energia positiva da sfogare nei club piu esigenti del pianeta Terra. Con tre picchi assoluti. "Robot Parade" che strizza l’occhiolino ai Kraftwerk senza arrosire, la titletrack che pesta con i guanti di velluto, e l'ambient sythn malinconico di "Nectarine".
Ma di riflesso ad influenze ben radicate Linkwood riesce a rendere tutto estremamente personale creando un gioello sospeso tra deep house, disco ed electro in grado di allargare gli orizzonti anche ai piu scettici della cassa in quattro. Un disco che stupisce, affascina e colpisce per intensità, anima e originalità mescolando ad elementi classici un’impronta slow funk moderna che lo rende duro ma al tempo stesso ascoltabile. A memoria esiste solo un’uomo capace di saper rendere in maniera piu convincente tale materia, il suo nome è Moodyman, un mostro. Beh, con Linkwood non siamo a quei livelli di eccellenza ma ci andiamo vicino.


MP3:

LINKWOOD
'Peace of mind'

1 commento:

Anonimo ha detto...

direi da Manchester a Detroit....
Cris

http://suonobuono-cris.blogspot.com/

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