26/06/09

FREEDOM, RHYTHM & SOUND

- Frequenze Books -


Negli anni 60', lo slancio impartito dal movimento per i diritti civili sommato all'esplosione della musica rock, costrinse una nuova generazione di musicisti jazz a ritagliarsi spazi alternativi al mainstream. A ripartire dalle retrovie, al buio dei riflettori. Cosi vent'anni prima dell'avvento del punk musicisti come John Coltrane, Pharoah Sanders, Sun Ra, Don Cherry e The Art Ensemble of Chicago, solo per citarne alcuni, si impossesarono senza intermediari degli studi di produzione, pensando in prima persona alla registrazione, promozione e distribuzione della loro musica, stampata, per altro, molto spesso in meno di 500 copie. Si puo parlare della nascita delle prime etichette indipendenti? Può darsi. Di sicuro si trattò di una lotta per la sopravvivenza che, di conseguenza, costrinse il jazz ad assumere nuove forme. A 30 anni di distanza le copertine del periodo (circa dal 1965 al 1979) iconiche e coraggiose come ci testimonia questa nuova pubblicazione della Souljazz, sono chiari esempi di selvaggia energia fai-da-te ed audacia grafica. E nello stesso tempo ci offrono una chiara testimonianza del cambiamento in atto nella musica jazz che, sulla scia delle innovazioni via via portate da Ornette Coleman e Cecil Taylor, abbandona con coraggio la tradizione incorporando elementi estranei al genere: il gospel, il rock ed influenze elettroniche ed orientali. Un pò la stessa cosa che avvenne nel post punk. Ma sempre come scritto sopra, vent'anni prima.

Il volume, edito dalla Souljazz Publishing dopo i precendenti NY Noise (già recensito) e Dancehall, conta di 444 pagine a colori di fotografie ed interviste e verrà pubblicato verso la fine del mese di Settembre.
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