Agosto 2007. Quattro ragazzi rinchiusi in uno studio di registrazione vista mare, al fresco dall’afosa estate messicana. Strumenti in spalla, jack inseriti e poco tempo a disposizione. In casi come questi occorre avere le idee chiare. Ed al buon Erlend non mancano mai. Meno 3, 2, 1 e si registra: tutto in presa diretta senza effetti nè sovraincisioni . Un'approccio totalmente organico. "Nulla che non possa essere suonato anche dal vivo" il commento a caldo. Seguendo queste poche e semplici regole è nato 'Rules', il secondo album dei Whitest Boy Alive, l'orchestrina disco/pop diretta da Erlend Oyè, in uscita il 03 Marzo prossimo per la Bubbles, l’etichetta - Berlin based - gestita direttamente dal gruppo. Undici nuove canzoni (ognuna sembra descrivere una 'regola') scritte on the road, tra le pause e i soundcheck dei 120 concerti tenuti dalla band tra il 2007 e il 2008 intorno al mondo. Di più non è dato sapere, neanche il titolo del primo singolo estratto. Nel frattempo ci consoliamo con altre notizie rassicuranti sul prossimo - il terzo - album dei Kings Of Convenience registrato negli ultimi mesi dell'anno tra i fiordi di Bergen e le campagne di Reggio Emilia: 14 canzoni che nella stesura finale diventeranno 12. In un'intervista rilasciata pochi giorni fà a Stereogum Erlend ne ha rivelato il titolo provvisorio che - a meno di uno scherzo - è "Quiet IS a new loud": del tutto identico, se non per la locuzione verbale in maiuscolo, al debutto del 2001, "Quiet is a new loud", appunto. "Un lavoro difficile" - ammette - " perchè avevamo chiaro come ogni canzone dovesse suonare, ma non è sempre facile ottenere quel tipo di suono ideale" e ancora "registrare ogni brano è come disegnare un cerchio perfetto".
Whitest Boy Alive
- Rules -
2009 Bubbles rec.
1."Keep A Secret"
2. “Intentions”
3. “Courage”
4. “Timebomb”
5. “Rollercoaster Ride”
6. “High On The Heels”
7. “1517”
8. “Gravity”
9. “Promise Less Or Do More”
10. “Dead End”
11. "Island"
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