2008 - Vice Records
Young and Beautiful
Black/White (Mp3)
The Thief
Here Comes the End
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Avevamo parlato degli Ep dei Raveonettes già qualche tempo fa. Brevi raccolte di remix di brani dell'album, nessuna pretesa di capolavoro da parte di nessuno. In fin dei conti già Lust,Lust,Lust, sarà anche per il titolo azzeccato, aveva avuto ottimi riscontri nelle zone neuronali del piacere dei consumatori che, probabilmente, non necessitavano d'altro, almeno per un pò. I primi 2 Ep hanno potuto contare su un insieme discretamente riuscito di ri-edizioni elettroniche di alcuni brani scaricabili (come tutti gli ep della serie, compreso questo) solo sul web: un ottima mossa, in verità. Altro denaro nelle casse della Vice Records e alta soglia di attenzione sul duo danese. Verrebbe da pensare che tutto questo avesse esclusivamente un significato economico, invece no. A questo pro, Daniela (De Angelis, nostra collaboratrice e interprete), mi ha ricordato alcune parole di Sune Wagner durante la chiaccherata nei camerini del Bronson prima del concerto ravennate di Febbraio 08.
Sune disse, ad intervista conclusa, che di pezzi nuovi già pronti ce n'erano eccome. Tanto che avrebbero potuto pubblicare un nuovo album il giorno dopo.
Va bè, di cose se ne dicono parecchie per schiodare qualcuno, specialmente quando devi ancora mangiare dopo 400 Km in pullman, un soundcheck sulla groppa e un concerto da incominciare entro due ore. Invece no. Ecco qua 4 di quei famosi pezzi, puri Raveonettes al 100%, roba eccellente. Personalmente penso sia la miglior produzione dei danesi di quest'anno, meglio della media di Lust, Lust, Lust. Brani che occorre ascoltare un paio di volte prima di credere alle proprie orecchie. Young and Beautiful attacca cattiva come il veleno. Una colata vocal/melodica al miele ne addolcisce gli effetti disturbanti. Black/White (già brano della campagna The Sound Of Color di Gap, vedi video) ruota attorno ad un giro di basso da ipnosi e ad uno spigoloso muro di reverberi ed echi. La sincope batteristica di The Thiefs è il centro cruciale dell'Ep. E' questo il brano che fa la differenza. Le mille sovraincisioni di chitarra indicano i numerosi percorsi alternativi delle menti di Sune e Sharin. Come a dire "Siamo qui, ma anche altrove". Here Comes the End è l'ultimo ballo della serata. Breve ed intenso. Quello in cui dare tutto.
A questo punto, vista la qualità di questa produzione, l'attesa per il prossimo (e ultimo) Ep, quello di Natale, aumenta in maniera considerevole. Questa la risposta a tutti quelli che (come me) non ci avrebbero scommesso una cicca...
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