21/10/08

DON LETTS: SUPREME PUNK ATTITUDE

- Frequenze Old School -

Solamente in tre occasioni le copertine dei Clash non ritrassero Strummer e soci. Tra queste l’unica dove è rappersentato un personaggio reale che, con falcata lunga e sicura, si dirige verso un presidio di polizia in assetto antisommossa è quella di Black Market Clash. Bene, l’uomo qui a lato ha un nome e un cognome: Don Letts. Disc-jockey, videomaker e ora regista affermato. Ed i Clash nel 1980 gli resero cosi omaggio. Ma andiamo per gradi.
Letts nasce a Londra nel 1956 da genitori jamaicani mentre la sua avventura artistica comincia solo nel 1975 tra i marciapiedi di Kings Road, quartiere di Chelsea. Dirimpetto al Sex, il negozio bondage gestito da Malcolm Mclaren e Vivienne Westwood, alcova dei futuri Pistols (Sid Vicious ci faceva il commesso), Letts gestiva l’Acme Attractions, una bottega d’abbigliamento usato, dischi e quant’altro di esotico e pittoresco, dove gli echi di dub e reggae pompavano forte da mattina a sera. Comincia cosi' uno scambio di "visite" tra i frequentatori dei due negozi che portò allo sviluppo di nuove idee musicali caratterizzate da un comune denominatore: l'insofferenza per le regole, la mancanza di spazi, il senso di ribellione contro un sistema marcio e schiacciato dalla recessione. Diciottenne iniziò a lavorare come dj al Roxy (storico locale dei punk londinesi) appena prima che il punk detonasse in tutta la sua potenza sociale e lo sbalzasse nell’occhio del ciclone. Senza aver a disposizione molti dischi di gruppi punk da includere nella sua playlist, mantenne giocoforza una scaletta ricca di dub e reggae jamaicano. Suonare rock'n'roll sarebbe stata un'alternativa più naturale, ma conforme alle regole non scritte del punk. Per Letts mantenere un’identità stilistica definita si dimostrò una scelta coraggiosa e azzeccata. Infatti questo suo sentirsi spirito libero fortemente legato alle proprie radici musicali e culturali farà di lui il dj per eccellenza in grado offrire un contributo influente all'evoluzione della scena. Strettissimo fu il rapporto con i Clash sfociato nella collaborazione sia per Sandinista che nelle sperimentazioni dub dancehall di Blak Market Clash ed in seguito come membro dei Big Audio Dynamite insieme a Mick Jones. Con la sua inseparabile Super8 filmò senza filtri tutto quello che successe al Roxy ed il suo primo film, The Punk Rock Movie del 1978 rappresenta il documento più veritiero sulla scena punk rock inglese.

Godetevene un assaggio:




P.S.: Se conoscete qualcosa di piu trasgressivo ed anticonformista che suonare reggae e dub giamaicano nel covo dei punk londinesi nel 1977 fatecelo sapere.

A.F.

3 commenti:

Lucien ha detto...

La commistione ad un certo punto fu inevitabile e i Clash furono i primi a cogliere il dub nella loro musica in quel capolavoro che è Sandinista.
Dedicato ai Clash e a London Calling
http://primadopo.blogspot.com/2008/08/lp-cover-art-clash-london-calling-1979.html

Ste ha detto...

Se non ricordo male Don Letts andò con Johnny Rotten in Jamaica verso gli albori dei pistols..i clash mi sembra che ci siano arrivati un pò dopo al reggae (ma posso sbagliare)..

Anonimo ha detto...

Don Letts sara a Milano per la prima volta il 12 dicembre al Leoncavallo per una serata intitolata proprio DREAD MEET PUNK. Oltre al dj set ci sara la proiezione di alcuni film

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