21/05/08

BON IVER "FOR EMMA, FOREVER AGO"

- Frequenze Review -

2008 - Jagjaguwar

Flume
Lump Sum
Skinny Love
(Mp3)
The Wolves (I and II)
Blindsided
(Mp3)
Creature Fear
Team
For Emma
Re: stacks


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Bon Iver Myspace

Recensione n. 41/2008


"I am my Mother's only one. It's enough". La solitudine è uno stato che regala agli animi romantici una dilatata dimensione per esprimersi. Il tempo scompare, gli occhi si chiudono. Le parole gocciolano dalle ferite.
Justin Vernon, aka Bon Iver, vive la solitudine fra le montagne del Wisconsin, in una baita sperduta. Fuggito dalla città e da un amore finito (arrivato in corrispondenza dello scioglimento della sua ex band, i Deyarmond Edison) sceglie la via più difficile per sistemare le cose con se' stesso, quella che porta ad un confronto diretto con i propri demoni e le proprie debolezze: l'isolamento. Neve, legno e la compagnia di una chitarra per i tre mesi di un lungo inverno. Vernon si ciba degli animali che riesce a cacciare in mezzo ad una natura selvaggia e vissuta come tale. Sembrano scene già descritte da "Into the Wild" e, in effetti, per la parte meno tragica, questa storia assomiglia a quella di Christopher McCandless (personaggio del libro di John Krakauer). Ma in questo caso, la fuga da una realtà poco calzante, è vissuta come disintossicazione dagli avvenimenti e non come via per un nuovo status.
Ascoltando "For Emma, Forever Ago" si entra in una dimensione intima, personale, a volte spiazzante. Il silenzio che accompagna l'ascolto viene da sè , un segno di rispetto verso il modo così disciplinato e diretto con cui il mood dell'intero Lp invade le orecchie. L'animo di Vernon e quella solitaria baracca in mezzo alla neve diventano un'unica cosa, una appartata dimora la cui chiave è nei solchi di questo vinile. Per questo, in alcuni momenti, anche il solo ascolto risulta essere intrusivo, come a violare qualcosa di sacro e fragile. Una vulnerabilità che rende omaggio ad Elliott Smith, Jeff Buckley e più recentemente a Fink, quello stesso accarezzare i contorni di storie raccontate sottovoce perchè troppo tristi e sentite per essere urlate.
Al di là dei paragoni con personaggi o stili, è bello poter intendere i nove momenti di questa istantanea di vita come un insieme di spirituals. Nove modi per trascendere da una schiavitù tremendamente dolorosa, dalla perdita di una parte di sè. Episodi affrontati con il tono di un cantautore di inizio secolo: una chitarra, un semplice registratore e il proprio blues da intonare. "For Emma, Forever Ago" sposta sempre più l'ago della bilancia verso un roots-feeling lontano anni luce da tutto ciò che fà parte di una scena musicale à la mode, riportando il termine indie al suo significato originale, quello di non-appartenenza a qualcosa di banalmente classificabile. Ad oggi, disco folk dell'anno.

Video di "Skinny Love" live @ Jools Holland

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