05/03/08

SUPERGRASS "DIAMOND HOO HA"

- Nuovo Album e "Glange Fever" Preview -

"Diamond Hoo Ha"
2008 - Parlophone

1. Diamond Hoo Ha Man
2. Bad Blood
3. Rebel In You
4. When I Needed You
5. 345
6. The Return Of
7. Rough Knuckles
8. Ghost Of A Friend
9. Whiskey And Green Tea
10. Outside

11. Butterfly


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Supergrass Myspace

Essere Mick Quinn (bassista dei Supergrass) negli ultimi mesi non deve essere stato facile. Motivo principale: osso sacro rotto (la versione ufficiale dell'incidente è: "caduto in piena notte dalla finestra del primo piano dell'albergo dove alloggiava durante una vacanza in Francia". Ps: Mick soffre di sonnambulismo). Lontano da ogni attività musicale, è rimasto a guardare gli altri 2, Gaz Coombes e Danny Goffey, mentre promuovevano il nuovo disco dei Grass (in uscita il 24 marzo) sotto il nome di Diamond Hoo Ha Men in giro per l'Inghilterra. A questo proposito, trovate in fondo al post un sunto delle loro scorribande nella preview di "Glange Fever" (un film-documentario in uscita a breve in Dvd): un ironico e, a tratti demenziale, "Attenti a quei 2", a dimostrazione del fatto che anche senza il basso di Mick Quinn la giostra deve comunque andare avanti. "Diamond Hoo Ha" ha come ospite alle tastiere il fratello più anziano di Gaz, Rob, collaboratore oscuro della band fin dai primi album e che, in fin dei conti, si può considerare come quarto Supergrass Ad Honorem.
A questo punto, faccio una premessa: dopo i primi ascolti di "Diamond Hoo Ha", sinceramente, avrei preferito non scrivere pensieri a riguardo. Tolti "Diamond Hoo Ha Man" (uno dei migliori singoli della band, devastante), "Ghost of A Friend" e "Butterfly" (avete presente il miglior Bowie?! - vedi mp3 in alto), il resto (un insieme di brani discretamente orecchiabili ma mai incisivi) può essere consegnato al portiere del vostro dimenticatoio. Credetemi, è come darsi una martellata su un piede scrivere certe cose.
Trovo però giusto aggiungere una considerazione: i Grass non sono cambiati. Il loro stile non è cambiato (una grande forza se vogliamo). E' il contesto musicale intorno a loro ad esserlo. E mentre nei '90, in piena era Brit, la loro onda era alta e carica di impeto, adesso deve per forza avere a che fare sia con gli scogli di tutto ciò che loro stessi hanno prodotto sino ad oggi, sia con una brezza musicale completamente differente: la gente è più abituata a certe produzioni, a certi suoni. Penso ad alcuni dei figli di questi primi anni del nuovo millennio: Kings of Leon, Strokes e, soprattutto, Arctic Monkeys. Gruppi che hanno preso ispirazione dagli stessi Supergrass, succhiato il midollo delle loro melodie, dei loro riff e che hanno momentaneamente a che fare con entusiasmi e vene creative differenti dalle attuali di Gaz & C.
Adesso è chiaro come sia stato possibile che i Grass abbiano accettato di fare da spalla agli Arctic Monkeys la scorsa estate. Probabilmente si sono trovati di fronte ad una loro immagine riflessa 12 anni più giovane. Una ispirazione, un entusiastico "ricordo". Attenzione: uso questa parola perchè ho un pensiero a riguardo: in fondo siamo ciò che abbiamo il coraggio di ricordare. Quindi niente paura. Andrà meglio.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

i pezzi in download? interessanti ma se il resto è come dite è un album un pò scarsino.Il discorso della scena musicale è una cosa sensata anche se abbastanza triste da accettare per un fan.Comunque è una verità...cazzo.

Anonimo ha detto...

Questa storia del ricordo mi intrippa!!!!

Anonimo ha detto...

Prospettiva curiosa.Per me è un album di passaggio.

Anonimo ha detto...

Ma quale album di passaggio!
I Supergrass sono passati!!!!
L'analisi ci sta tutta ma io non ho fiducia,sono già due album che toppano

Anonimo ha detto...

Andrà meglio dite?
Non penso!
Dal 2000 ad oggi di giuste ne hanno fatte poche!
L'unico buon investimento è il singolo che consigliate
Un pò pochino,no?

Anonimo ha detto...

Si beh....forse è un pò pochino nel tuo caso Stazione di Bologna....Per quel che mi riguarda "Road to Rouen" è stato un grande album.Non ho ancora sentito questo ma mi è sembrato di capire dallo scritto di deni che manca di vero peso.e mi fido.Questo succede quando ci si vuole mettere sullo stesso piano delle nuove leve!E' un peccato poichè 10 anni in più dovrebbero essere sfruttati diversamente.Sono convinto anche io che sia un appannamento,i Supergrass rimangono là in cima.

Anonimo ha detto...

Mitico GAZ

Anonimo ha detto...

Uhm... ho qualche perplessità su questa "recensione"... prima di tutto perchè personalmente ho avuto anche io l'opportunità di ascoltare tutti i brani e trovo "limitante" che tu abbia messo solo tre brani ascoltabili. Prima di tutto perchè (a parte la title track) a mio parere non sono neanche quelle più incisive (bad blood e Outside le trovo migliori di butterfly e ghost of a friend)... a questo punto, per essere obiettivi avresti potuto mettere un "assaggio" di tutte, ma non "pilotare" verso quelle che sono piaciute a te ;)
Cmq a parte questo, mi sento in dovere di spezzare una lancia in loro favore: dei gruppi che ascoltavo nei '90 (parlo della scena brit) credo che siano rimasti pressochè gli unici ad essere ancora ascoltabili.
Non credo che poi ci sia qualcosa di sbagliato se ci si vuole "ravvivare" prendendo spunto dalle nuove leve come dice qualcuno =)
Decisamente meglio di chi ha trovato un riff e ce lo ripropina ad ogni album: decisamente stancante.

Deni ha detto...

Pensa che ne ho messi troppi (Ci chiedono di inserirne 1 o 2 al max)!

Mi trovo perfettamente d'accordo con te (a parte Bad blood e Outside che cmq sono fra le cose migliori) e penso che leggendo bene la recensione tu te ne possa rendere conto.

Purtroppo non è semplice trovare semplici "assaggi" dei dischi in giro specie con il poco tempo che posso dedicare alla ricerca. Sono perciò costretto a propinare ciò che dei promo che ci arrivano ritengo degno (sarebbe bello poter inserire più brani ma ben poco legale..)

Anonimo ha detto...

Io invece ho tante perplessità su questa recensione...Penso che al contrario i Supergrass si siano reinventati ancora un'altra volta.
La Band inglese non aveva ancora mai inciso un disco così rock...mai sentite distorsioni così presenti nei loro dischi e chi ha in mente la discografia dei Supergrass me la potrà confermare...Naturalmente recensire un disco e omettere tutto quello che riguarda la produzione del disco è un grave errore.
Fare un disco così diverso dal precedente (road to ruen)significa cercare sempre di offrire qualcosa di diverso a chiunque sia legato a questo gruppo.Sinceramente per me quesyto disco segna una svolta nella carriera dei supergrass, mai la band aveva pubblicato un disco così perfetto a livello di songwriting dove tutti i brani hanno un loro potenziale, quello che invece non era successo a "supergrass" e "road to ruen", dischi con molti pezzi da riempimento.
Io li ho visti a Wembley di spalla ai Foo Fighters e posso dirvi che hanno letteralmente spaccato i culi, non sfigurando per niente davanti all'imperatore Dave Ghrol.
In conclusione per me è una gioia sentire da gruppi del genere dischi sempre così diversi tra loro...se non fosse così allora invito tutti a comprare per sempre dischi di Ligabue..un professore del settore!!!Hoo-Ha!!!

Deni ha detto...

Ben felice di suscitare reazioni! Proprio sicuro di aver sentito la discografia dei Supergrass per intero ?

Ian Brown ha detto...

Non scherziamo, questo e' il piu' bel disco dai tempi di In it for the money! E poi Rebel in you e' di un Bowie... stracool!

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