EXPERIMENTAL POP MAN

- Electronic music for masses -
MATTHEW DEAR
“ASA BREED” 2007
Ghostly International
distribuzione Audioglobe

Nuovo lavoro per Matthew Dear,produttore fra i più stimati del giro elettronico minimale e sperimentale. Sin dal suo debutto agli inizi del nuovo millennio, Matthew Dear, è stato etichettato come uno dei talenti più innovativi in materia elettronica.Con "Leave Luck To heaven" (2003) si guadagnò attenzione ed ottime critiche da parte delle riviste più importanti. In quel periodo, Dear, stava incantando anche la scene internazionale techno con il moniker Audion.Con "Asa Breed", l'uomo di Detroit, si rivela più accessibile che mai.Un album di canzoni.Pezzi da tre minuti circa:la forma del pop o meglio del technopop.Attenzione.Non fatevi spaventare dal suffisso techno perché l’album viaggia in buona parte sui binari che hanno portato lontano gruppi come The Knife o Apparat nei momenti piu tranquilli.Si certo,rimane il tocco à la Matthew Dear dove l'astrattismo usuale delle sue produzioni lascia più di uno spiraglio a parti più concrete e groovy.Dodici brani,come se fossero un incrocio fra le ambientazioni di Brian Eno e le ritmiche di David Byrne,costruiti sulla voce baritonale di Dear e sulla miscela fra strumentazione tradizionale ed elettronica che raccontano di storie di vita e di relazioni personali."Asa Breed" rappresenta un importante e fondamentale apertura nella mente artistica di Matthew Dear ponendosi come opera di svolta per l’estrema organicità portata nel panorama elettronico/avantgarde attuale.
Qui di seguito una recente intervista, la rassegna dei giudizi raccolti dalle testate specializzate e un paio di download:

Rassegna:

“This year’s most unexpected pop masterpiece.Asa Breed might make you rethink everything you throught you knew about guitars,drum machines,and pop itself”
-PHILIP SHERBURNE (PITCHFORK,THE WIRE,XLR8R)

“*****A work of electronic focused songcraft that leaves everything else in the dust….A near perfect album”
-URB

MP3>>

>>Matthew Dear - Fleece on Brain
>>Matthew Dear- Deserters
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