Ecco una prima parte del nostro botta e risposta col Sig. Hutz, voce dei Gogol Bordello, in Romagna in occasione del concerto che ha infiammato il Beky Bay il 22 agosto scorso (clic sulle foto per ingrandire).
Eugene Hutz:...Bel microfono! (Avevamo un microfono da conferenza degli anni '60 gentilmente offerto dalla redazione - il "presidente" Nicoletti - ..............Appariscente ma non il massimo della tecnologia...Vedi foto).
Frequenze: Grazie, speriamo funzioni fino in fondo...Sei già stato in Italia diversi anni fa, mai in Romagna ?
EH.: Mai. Purtroppo le mie esperienze qui in Italia sono legate ai paesi del vostro sud. Ero molto giovane ed è stato più che altro un periodo di passaggio verso la tappa finale, gli States.
F.: Sappiamo che hai avuto qualche problemino con la legge italiana...
EH.: Sì, uno sbaglio. Mi avevano confuso con un altro e mi hanno sbattuto dentro qualche ora, niente di più.
Il resto sono tutte stronzate che hanno contribuito ad aumentare la fama di "gipsy-punker". Io lascio che dicano...
F.: A proposito di punk. Secondo te, il punk è un movimento legato ad un determinato periodo o qualcosa che è sempre esistito ?
EH.: Io penso che il punk non sia legato ad un' epoca precisa. Non è antico, non è moderno. E' senza tempo. Un archetipo di musica di liberazione. Ecco cosa penso: è la celebrazione della liberazione.
F.: Liberazione da cosa ?
EH.: Liberazione soprattutto dalle logiche principali che guidano il mondo. Liberazione da noi stessi in quanto gabbia chiusa di pensieri. Uno scatenare ciò che di più vero esiste dentro di noi. Celebrare la verità di ognuno di noi. Quello che siamo. Questa è vera rivoluzione !
F.: Che è un pò quello che fate durante i vostri concerti...
EH.: Esattamente !
F.: Celebri la verità ma fai anche l'attore che, in fin dei conti, è l'essenza del fingere...
EH.: In effetti è molto faticoso per me recitare. E' come parlare una lingua diversa. E' stato difficile studiare i segnali tipicamente cinematografici. Poi, come per ogni cosa, a forza di farla, ti abitui, ma ti assicuro che il mio mestiere è cantare e suonare e questo non cambierà mai. La musica è decisamente più grande di me.
F.: Quando Eugene Hutz era un bambino, cosa avrebbe voluto essere da grande: un astronauta, il presidente di una grande azienda, un aviatore ?
EH.: Niente di tutto questo. Esattamente quello che sono.
F.: Quindi ti senti realizzato ?
EH.: Non penso niente di tutto questo. Cerco di vivere ogni esperienza pienamente, senza paranoie. Penso al presente e a prendere le occasioni per come mi si presentano. Il resto è un modo per inquinarsi la testa con tanti se e ma. Conta credere in sè stessi. "Essere e fare".
F.: Occasioni che ti si presentano...Bene, sei Eugene Hutz, il primo rocker spedito a vivere sulla luna. Domani parti, il tuo soggiorno sulla terra è finito. Nella valigia puoi mettere 3 dischi.
EH.: ...Cazzo.......Solo 3 ?!
F.: TRE.
EH.: Difficile.....Ok............3......Poi quando sono lassù con solo tre dischi mi incazzo con voi! (ride).....Ok......"Band of Gipsys" di Jimi Hendrix. "FunHouse" degli Stooges. E un qualsiasi disco di Sasha Kolpakov. La mia vera fonte di ispirazione. Vi consiglio di ascoltarlo se non l'avete ancora fatto. Lì dentro c'è tutto. "Rodava Tut", gran disco, compratelo.
Eugene Hutz:...Bel microfono! (Avevamo un microfono da conferenza degli anni '60 gentilmente offerto dalla redazione - il "presidente" Nicoletti - ..............Appariscente ma non il massimo della tecnologia...Vedi foto).
Frequenze: Grazie, speriamo funzioni fino in fondo...Sei già stato in Italia diversi anni fa, mai in Romagna ?
EH.: Mai. Purtroppo le mie esperienze qui in Italia sono legate ai paesi del vostro sud. Ero molto giovane ed è stato più che altro un periodo di passaggio verso la tappa finale, gli States.
F.: Sappiamo che hai avuto qualche problemino con la legge italiana...
EH.: Sì, uno sbaglio. Mi avevano confuso con un altro e mi hanno sbattuto dentro qualche ora, niente di più.
Il resto sono tutte stronzate che hanno contribuito ad aumentare la fama di "gipsy-punker". Io lascio che dicano...
F.: A proposito di punk. Secondo te, il punk è un movimento legato ad un determinato periodo o qualcosa che è sempre esistito ?
EH.: Io penso che il punk non sia legato ad un' epoca precisa. Non è antico, non è moderno. E' senza tempo. Un archetipo di musica di liberazione. Ecco cosa penso: è la celebrazione della liberazione.
F.: Liberazione da cosa ?
EH.: Liberazione soprattutto dalle logiche principali che guidano il mondo. Liberazione da noi stessi in quanto gabbia chiusa di pensieri. Uno scatenare ciò che di più vero esiste dentro di noi. Celebrare la verità di ognuno di noi. Quello che siamo. Questa è vera rivoluzione !
F.: Che è un pò quello che fate durante i vostri concerti...
EH.: Esattamente !
F.: Celebri la verità ma fai anche l'attore che, in fin dei conti, è l'essenza del fingere...
EH.: In effetti è molto faticoso per me recitare. E' come parlare una lingua diversa. E' stato difficile studiare i segnali tipicamente cinematografici. Poi, come per ogni cosa, a forza di farla, ti abitui, ma ti assicuro che il mio mestiere è cantare e suonare e questo non cambierà mai. La musica è decisamente più grande di me.
F.: Quando Eugene Hutz era un bambino, cosa avrebbe voluto essere da grande: un astronauta, il presidente di una grande azienda, un aviatore ?
EH.: Niente di tutto questo. Esattamente quello che sono.
F.: Quindi ti senti realizzato ?
EH.: Non penso niente di tutto questo. Cerco di vivere ogni esperienza pienamente, senza paranoie. Penso al presente e a prendere le occasioni per come mi si presentano. Il resto è un modo per inquinarsi la testa con tanti se e ma. Conta credere in sè stessi. "Essere e fare".
F.: Occasioni che ti si presentano...Bene, sei Eugene Hutz, il primo rocker spedito a vivere sulla luna. Domani parti, il tuo soggiorno sulla terra è finito. Nella valigia puoi mettere 3 dischi.
EH.: ...Cazzo.......Solo 3 ?!
F.: TRE.
EH.: Difficile.....Ok............3......Poi quando sono lassù con solo tre dischi mi incazzo con voi! (ride).....Ok......"Band of Gipsys" di Jimi Hendrix. "FunHouse" degli Stooges. E un qualsiasi disco di Sasha Kolpakov. La mia vera fonte di ispirazione. Vi consiglio di ascoltarlo se non l'avete ancora fatto. Lì dentro c'è tutto. "Rodava Tut", gran disco, compratelo.
10 commenti:
Eugene Hutz e' mio fratello di sangue............siamo due zingari felici......aloa
Vogliamo le indiscrezioni..i pettegolezzi..i risvolti rosa......Scusateci, ma almeno leggiamo il blog con le nostre compagne senza che ci rompano le palle sulla musica
Finalmente !!
Ci avrei scommesso che diceva 'Rovada Tut'!
Chi cavolo è Sasha Kolpakov????
Hendrix e gli Stooges, il ragazzo è un intenditore !
A questo punto divente interessante cercare qualcosa di questo Kolpakov
BUONGIORNOOOO!!!! Uffa, fuori è brutto......La foto della faccia di E.Hutz che avete fatto fa morire dal ridere!!
Ciao scansafatiche!!!!! Tutto il giorno in giro ad intervistare la gente........Oggi bisogna che ci tirate un pò su perchè qua è un mortorio.....
Ps: Sissa! mandami la mail con le foto di ieri !!!!!!!
Sciagurata.....tu e quelle altre sceme dietro di te.
Bisognerebbe che questo blog avesse il modo "conferenza" in modo che tutti si possano rendere conto che da persone come noi bisognerebbe stare alla larga ! Se Dinamo è il fratello di sangue, noi siamo le sorelle !
hey ..
pure le interviste ,mi vuoi rubare il lavoro ?!!? ciao Nano
v
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