06/07/07

XXIII VERUCCHIO FESTIVAL 2007




RASSEGNA STAMPA


LUDOVICO EINAUDI cura la direzione artistica del
VERUCCHIO FESTIVAL per il terzo anno consecutivo
proponendo un programma sempre ricco e originale,
che apre le porte anche all’elettronica.
Da Gustavo Santaolalla e Bajofondo Tango Club a Paolo Fresu Quintet, da Rokia Traoré ai Nouvelle Vague, e poi Au Revoir Simon, Forro in The Dark, Seth Lakeman, DeltaEchoPapaZulu, Mercan Dede, per chiudere con lo stesso Ludovico Einaudi in “Divenire”.
All’interno una “elettronight” con Robert Lippok, Jan Jelinek e Alva Noto.
Verucchio (Rimini)
18 – 28 luglio 2007
h. 21.30 - Piazza della Collegiata / h. 24.00 - Rocca Malatestiana


In linea di massima l’edizione 2007 ricalca le orme dei riuscitissimi esperimenti della scorsa edizione: due concerti a sera, uno per il grande pubblico nell’apprezzato spazio del sagrato della Collegiata, con vista sul tramonto in Valmarecchia, e in seconda serata alla Rocca Malatestiana con le scoperte, per lo più giovani, che Einaudi intercetta nel suo vagare d’artista. Novità nella formula, una finestra aperta sulla musica elettronica con una “elettronight”.
Mercoledì 18 luglio ore 21.30 in Piazza della Collegiata
Il premio oscar Gustavo Santaolalla e Bajofondo Tango Club. Gustavo Santaolalla e Luciano Supervielle hanno letteralmente creato, con Bajofondo Tango Club, il tango del XXI secolo forse del XXII. Profondamente radicati nella tradizione come nella contemporaneità. Hanno saputo riportare il tango alla sua originaria espressività. Gustavo Santaolalla ha vinto due premi Oscar per la miglior colonna sonora nel 2006 per “I segreti di Brokeback Mountain” e nel 2007 per “Babel”.
A seguire, nella Rocca Malatestiana DeltaEchoPapaZulu, un progetto di Alberto Fabris, musicista elettronico, compositore, autore, polistrumentista che ha collaborato a progetti artistici tra Milano, N.Y., Londra.La musica si basa su un cocktail particolare fatto di musica elettronica, fiati, canzoni. Potrebbe essere descritta come musica elettronica con echi di jazz/pop, dance e sperimental.
Sabato 21 luglio ore 21.30 in Piazza della Collegiata
Paolo Fresu Quintet. Il quintetto del grande trombettista presenta l’ultimo lavoro inciso per Blue Note: ”Rosso, Verde, Giallo e Blu” quinto ed ultimo episodio della serie che il Paolo Fresu Quintet da alle stampe in occasione dei 20 anni di carriera.
Nella Rocca Malatestiana, Au Revoir Simone, da New York la girl band composta da Erika Forster e Annie Hart (entrambe tastiere e voce) a cui si aggiunge Heather D’Angelo (percussioni elettroniche, tastiere e voce). Da tempo “le ragazze tastieriste” hanno affascinato il pubblico avantgarde di New York e Brooklyn mietendo fans su fans nella grande mela.
Martedì 24 luglio ore 21.30 in Piazza della Collegiata
Rokia Traoré una delle più belle voci africane apparse sulle scene nell’ultimo decennio. Dopo i grandi successi ed i premi riscossi con l’album “Bowmboi”, disco intenso e ricchissimo, e una lunga pausa torna alle scene con una performance per chitarra e voce ricca di nuove musicalità grazie agli intrecci ritmici e strumentali e alla sua splendida voce.
A seguire nella Rocca Malatestiana, Forro in the Dark un brasiliano che fa musica senza complessità: pop brasiliano e canzoni popolari. “Forro” è come i brasiliani pronunciarono per la prima volta for all (per tutti) e questo è divenuto il motto e il nome del trio
Giovedì 26 luglio ore 21.30 in Piazza della Collegiata
Nouvelle Vague. Ispirati al rock yé-yé degli anni sessanta dalla scena parigina, questo gruppo offre folgoranti canzoni pop senza il complesso di ripercorrere le orme di miti del passato. Prezioso al disegno musicale è l’apporto delle originali voci delle quattro giovani ragazze del gruppo.
Alla Rocca Malatestiana Seth Lakeman, Originario del Devon, Seth Lakeman cresce ascoltando il folk inglese, come Bert Jansch o Martin McCarthy, insieme all'hard rock degli Ac/Dc o degli Zeppelin, influenze che affioreranno più tardi nella sua musica.
Dopo alcune esperienze in band locali, fonda la sua etichetta e debutta come solista con KITTY JAY registrato con 300 sterline a casa. Il disco diventa un piccolo caso nel circuito folk inglese, e viene inserito nelle nomination del prestigioso Mercury Prize.
Grazie alla popolarità acquisita, Lakeman registra FREEDOM FIELDS, che esce nel 2006 per la Relentless records, e trova distribuzione con una major, la EMI.
Sabato 28 luglio ore 21.30 in Piazza della Collegiata
Concerto finale di Ludovico Einaudi in “Divenire”, disco d’oro.
Alla Rocca Malatestiana Mercan Dede presenta una fusione unica di tradizione sufi e di elettronica. Il flauto ney fraseggia una melodia ipnotizzante, le vibrazioni frenetiche dell’oud e il ritmo ripetitivo del derbouka descrivono un’avventura meditativa, trascendente, in cui l’energia del ritmo chiama a sé l’Occidente e i suoi beat elettronici imperturbabili, mentre i suoni mixati conferiscono all’atmosfera generale un sapore contemplativo
Mercoledì 25 luglio, l’intera giornata sarà dedicata alla musica elettronica, una passione del direttore artistico e alla quale prenderà lui stesso parte, con i musicisti Robert Lippok, Jan Jelinek e Alva Noto.
Con Robert Lippok, Einaudi ha già collaborato in quanto fa parte dei musicisti del suo concerto e perché, questo inverno, ha fatto un breve tour nei club con il gruppo To Rococo Rot, eclettico trio post-rock tedesco, del quale Lippok è componente fondatore.
Alva Noto e Jan Jelinek sono tra gli artisti più stimati del contesto internazionale della cultura elettronica, la loro musica e le loro immagini sono arrivate ai centri d’arte contemporanea più importanti del mondo, dal Guggenheim di New York alla Biennale di Venezia.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Au Revoir Simone e Nouvelle Vague, finalmente 2 buone notizie!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi non perdetevi i FORRO IN THE DARK...

Prodotti da David Byrne...World Music con i controcazzi!!!

See you


Castà

Anonimo ha detto...

Qualcuno ha in mente cosa fare stasera in riviera?

Deni ha detto...

Dipendi cosa intendi per riviera. Dove?

Anonimo ha detto...

bellaria, cesenatico, mil. mar.

Deni ha detto...

Cesenatico Ponente, Bagno Belvedere, Oltremolo! Ottima musica, polleggio totale, dalle 10 all'una, dopodichè i mille street bar in giro o i baracconi come batija e beky bay...

Anonimo ha detto...

ottima musica.....ma sempre la stessa........Mi basta zona Cesarini due volte al mese grazie

Anonimo ha detto...

VAI A MARINA DI RAVENNA

Luca ha detto...

deni non può esporsi, rispondo io!

Non sono ancora andato al belvedere, ma su metà serata (quella in cui suona Ale Franchini) metterei la mano sul fuoco in quanto a gusto, originalità e differenza da saporedisale! ..se poi le direttive sono altre non dico niente!

Luca ha detto...

..comunque il 21 luglio è vicino (poplive07.blogspot.com)!!!

Anonimo ha detto...

Grazie per la stima,Luca.
Io a Zona Cesarini non ho mai messo un disco!!!
La serata al Bagno Belvedere è molto diversa da Zona Cesarini,nelle intenzioni e nella dimensione,di conseguenza anche la musica che non deve "servire" centinaia di persone diverse ma allietare la "FAMIGLIA".
Per fortuna La CapanninaOltremare ha una propria identità musicale(60's.soul,funk,rocksteady,r'n'blues)) che la contraddistingue da tempo con successo e che và al di là delle mode passeggere cercando di coinvolgere(al ballo) piu gente possibile senza eccessive pretese,con originalità,divertimento e senza sputtanamenti.
Non è cosa facile,credetemi!
Far ballare 4 NERDS alla volta con il brandNew selvaggio lo lascio volentieri ad altri lidi......
LaCapannina,ZonaFranca,White Lady non dureranno in eterno e
non essendoci all'orizzonte gente giovane disposta ad organizzare feste piu o meno alternative,si tornerà al buon vecchio weekend fatto di Molo95 e Batija.
Contenti?!?
FINE APOLOGIA

Ale Franch*n*,libero professionista.

Deni ha detto...

W i liberi professionisti

Luca ha detto...

Il bello del blog è la possibilità di confronto.
Quindi caro Ale leggendo la tua ultima riga (sai sono sensibile alla cosa) e pensando al Batija dal punto di vista dell'innovazione, non posso non scrivere quanto mi riempie ancora di orgoglio:

il Batija ha rivoluzionato il modo di vivere la notte, è stato il precursore di 50 km di costa che erano aggrappati alle discoteche ed alla collina.
Non è stato altrettando innovatore musicalmente perchè quando hai così tanta gente non puoi fare sperimentazione.
Tutti, io stesso, tendiamo a cercare il bello solo nella musica e nella gente ma a volte c'è altro!!
Penso (e ne sono felice) che i ventenni che da anni frequentano il Batija se lo ricorderanno per tutta la vita con emozione perché vedevo quanto si divertivano.
Nel tmpo ho imparato ad apprezzare a volte più loro della mia generazione perché loro sono più spontanei, liberi, senza seghe mentali... un po' come lo eravamo noi....no?

Deni ha detto...

Ti ricordo che sei un bel ragazzone neanche di trent'anni, anche se in questo momento te ne senti settanta

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