28/06/07

FREQUENZE REviEwS


ART BRUT - "It's a bit Complicated"

Partiamo da un concetto: ci sono quelle cose che, data la loro particolarità, piacciono o non piacciono da subito; concetto assolutamente applicabile agli ART BRUT. Completamente fuori da ogni schema, resi particolari soprattutto dal modo di cantare di Eddie Argos (quasi un rap cantilenante su un suonato punk in cui potrebbero starci tranquillamente i primi STROKES o, rimanendo in terra inglese, gli ormai sciolti LIBERTINES), rendono perfettamente il concetto espresso nel loro nome (vedi anche Wikipedia): "opere al di fuori delle norme estetiche convenzionali, spontanee, senza pretese culturali e senza alcuna riflessione fatte da autodidatti o persone digiune di cultura artistica". Con questa premessa, dopo il fantastico primo album "Bang Bang Rock and Roll" fanno seguire questo "It's a bit complicated" che è decisamente meno appuntito del precedente, le chitarre sono più rotonde, il suono più pop e il cantato se vogliamo ancora di più al centro della scena. Tranne in alcuni casi come il singolo "NAG NAG NAG NAG" (veramente bello), "DIRECT HIT" (<<<VIDEO QUI>>> ascolto: MYSPACE/ARTBRUT) e poco altro..purtroppo il disco si dilunga un pò troppo nella continua cantilena di Argos e nelle storie da ragazzino del ghetto inglese, perdendo le doti che aveva avuto "BANG BANG..": il tiro incredibile e la forza punk rock dei migliori FALL.
Va bè, dopo un risultato così folgorante, ci stà avere anche qualche alto e basso. Intanto rimaniamo fiduciosi e alziamo il volume quando c'è NAG NAG NAG NAG...



POLYTECHNIC - Down till Dawn

Una sorpresa. Il singolo "Cold Hearted business" non era male per niente ma l'album nella sua totalità rende decisamente meglio. La risposta inglese ai CLAP YOUR HAND SAY YEAH. Forse un pò meno sghembi e più tecnici. Ecco, l'impressione che si ha ascoltando questo "Down till Dawn" è di ascoltare dei musicisti preparati, che badano molto anche agli arrangiamenti e alla buona riuscita totale del pezzo. A differenza dei nuovi gruppi sui generis usciti ultimamente (vedi Pigeon detectives e 1990s) qua c'è meno urgenza di produrre hit da classifica, si sente più la voglia di costruire qualcosa che sia sempre migliore dopo ogni ascolto (cosa che effettivamente è). Bellissime "Man overboard" e "Won't you come around" (vero singolo n.1 dell'album) ma non da meno tutte le altre tracce dell'album. La colonna sonora ideale di una soleggiata domenica primaverile o estiva, da accompagnare con una gita in collina in buona compagnia e una bottiglia fresca di vino bianco.
Consigliato.

D.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Da Nannucci mi hanno detto che Polytechnics non uscirà prima di un mese, possibile?

Anonimo ha detto...

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