Per celebrare un piccolo ma significativo avvenimento, e cioè che un etichetta straniera faccia il punto sul funk italiano, pubblicando una compilation ad hoc, mi sono preso la libertà di tradurre molto liberamente - non me ne voglia l'autore - le note di copertina dell'album scritte da Lele Sacchi.
Italo e Funk!
Un sodalizio di lunga data nato negli anni ’60, quando il mercato musicale italiano era parecchio influente a livello mondiale e potevi ascoltare Wilson Pickett cantare al Festival di Sanremo (con un accento abbastanza enigmatico!) un’ Avventura di Lucio Battisti, ovvero la piu grande popstar italiana di tutti i tempi, nonché fan sfegatato tutta la black music americana.
Al tempo il mercato era pronto per il vero funk: nel 1971 James Brown ha portato Sex Machine dal vivo per la TV nazionale.
Nel 1973 Umbria Jazz ha sdoganato artisti del calibro di Weather Report e Horace Silver alla merce di un pubblico più intellettuale. E allo stesso tempo, la folla ha abbracciato il funk orchestrale dei maestri Piero Umiliani, Piero Piccioni e Armando Trovajoli grazie alle loro colonne sonore per i B-Movies "Poliziotteschi".
Gli anni ’70 ci regalano anche il funk soul mediterraneo dei Napoli Centrale, direttamente influenzato dai militari delle vicine basi americane della NATO.
Il quadro è completo: il momento della rivoluzione Disco è giunto!
Da Moroder a Mauro Boncaldi la lista di pionieri italiani che hanno rimodellato la dance music in un nuovo ibrido fatto di bass line elettroniche e melodia è apparentemente senza fine. L'enorme successo internazionale dell’ Italo Disco poi ha creato un mercato di etichette e distributori indipendenti, fondando le basi per una successiva mutazione della musica dance funky in house music.
Ed ora eccoci qui con questo gruppo di amici, per lo più nato nella scena underground degli anni '90. Quando ho conosciuto Christian dei BOOT & TAX lo ricordo come un fan devoto della musica house più calda e funky, solo in seguito avrebbe scoperto un lato piu oscuro e psichedelico.
Con ROCCA giravamo l'A1 ogni settimana. Scendevo al leggendario club Maffia di Reggio Emilia, dove era head booker e resident DJ.
Per quanto riguarda LOWHEADS potrebbe essere suo figlio....anche egli da Reggio Emilia ... beh, non si sa mai! Entrambi sono in prima linea nella nuova scena deep house italiana.
A pochi km di distanza c’è Bologna, una città piena di studenti con una giovane e sconfinata energia creativa. Se fermi qualcuno per strada e gli chiedi di risolvere l'equazione, Bologna + House Music equivale a cosa? ... la risposta sarà sempre: Pastaboys.
I sovrani del soul, del funk e dell’house sono qui rappresentati da MEMORYMAN (aka UOVO) e Rame nel progetto 'live musicians meets DJ culture' CAPOFORTUNA.
Il lato "live" di Capofortuna sono i FUNK RIMINI, che regalano un altra traccia alla compilation. Dalla fine degli anni '70 fino agli inizi degli anni '90 la programmazione dei club romagnoli ha avuto un'influenza insostituibile nel portare il suono della musica underground alle grandi folle, quindi non è una sorpresa trovare un altro artista proveniente da li: DEEP88, vero maestro del suono analogico.
Ora è il momento di prendere un'autostrada: quale? Qualunque! Come tutti sapete, tutte le strade portano a Roma! Quindi è arrivato il momento di TIGER & WOODS, veri fuoriclasse del genere, nonchè rispettati diggers,. Il suono T & W è sempre caratterizzato da campionamenti, per lo più provenienti dal patrimonio italo disco.
JOLLY MARE l’ho incontrato a New York qualche anno fa; stava frequentando la RBMA e per la prima volta apriva uno show per i suoi eroi d’infanzia, i Masters At Works.
JOLLY MARE l’ho incontrato a New York qualche anno fa; stava frequentando la RBMA e per la prima volta apriva uno show per i suoi eroi d’infanzia, i Masters At Works.
Ah, ultimo ma non meno importante, ci sono io: ho avuto la fortuna di passare ore con la maggior parte di questi signori per quasi 25 anni a spingere sul tasto della qualità.
Qui puoi ascoltare il mio personale tributo al soul funky americano, un suono che amo in tutte le sue forme. La traccia l'ho intitolata "Proud To Present" già molto prima che il mio grande amico, ELI dei SOUL CLAP mi chiedesse di contribuire con una brano e di scrivere le note di copertina.
Quindi, molte, molte grazie Eli per aver pubblicato questa compilation e portato alla ribalta internazionale alcuni dei più moderni spacciatori di funk italico.
LELE SACCHI
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