- Frequenze for Africa -
Chiudiamo questo 2016 con la consapevolezza ormai diffusa della definitiva consacrazione della musica africana, che sembra abbia contagiato un po tutti: dal pop, all’hip hop, passando per l’indi, fino all’elettronica in generale.
Se ancora non ne siete convinti, fate caso a quante ristampe siano uscite negli ultimi mesi di artisti africani.
Per non parlare delle compilation.
Il funk in questo caso trova una prateria su cui correre spedito.
Non per niente le parole afro e funk sono come marito e moglie.
Matrimonio indissolubile.
Corre l’anno 2016 e David Hanke, meglio conosciuto sotto lo pseudonimo di Renegades of Jazz, è tornato con il suo terzo album sulla lunga distanza, “Moyo Wangu”.
Dopo il suo approccio concettuale e più oscuro in “Paradise Lost” (2015), qui Renegades of Jazz esplora il mondo dell’afrofunk, un mondo a cui David Hanke è profondamente legato, avendo passato parte della sua influenzabile infanzia ad Arusha,Tanzania, nei primi anni ’80.
Esposto al suono di questa metropoli dell’Est Africa fin dalla sua primissima infanzia, è rimasto ben radicato in lui l’amore per ogni genere di ritmo e vibrazione africani, riproposti qui nelle 12 tracce di “Moyo Wangu”, un’espressione Swahili che tradotta significa “il mio cuore”, e che descrive perfettamente dove effettivamente il cuore dell’artista sia rimasto.
Dal cuore al cuore.
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