15/06/15

GLENN ASTRO - THROWBACK

- Frequenze news -


 GLENN ASTRO - THROWBACK
TARTALB05, 2015

Nella musica di Jamie XX non ci trovo nulla di così particolarmente esaltante.
Oh, l'ho detto. Lo penso veramente, e non ho nessun problema a ripeterlo. Anzi, trovo banali e ruffiane le tracce vocali, sconclusionate quelle strumentali. I suoni non mi entrano in pancia come dovrebbero e l'album nel complesso lo ritengo a tratti dozzinale e scoagulato, con picchi ultra commerciali.
In una parola: trascurabile. Voto 6.

Ora, prima di essere ucciso da un cecchino della Young Turks, se mi concedete il beneficio del dubbio e provate ad approcciarvi a mente libera dai mille input che vi stanno manipolando il senso del gusto, ho in mano una pillolina rossa chiamata Throwback, come il primo album di Glenn Astro.
Ed è un nome al tempo stesso perfetto e fuorviante. Da una parte, Astro ha riempito il disco di richiami e strutture della vecchia scuola – il confortante fruscio dei synth analogici e lo sfrigolio della batteria jazz, messi insieme dal sibilo delle cassette e il crepitio del vinile. Per ogni beat house che si sente, ecco seguire un succulento beat anni ’90, ambient soffusa e una fluida progressione di accordi. Sapientemente pensato ma privo di arruffianamenti, Throwback è da ascoltare secondo i propri ritmi – è un disco da confuse mattine dopo sbornia, notti vibranti ed eterni pomeriggi d’estate.

Ora fai la tua scelta. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vogliono farti credere. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profondo ascoltare la musica solo con le tue orecchie.


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