THE FRONTMAN
Harry Browne
2014 - Edizioni Alegre
The Frontman ovvero l'altra faccia di Bono Vox.
E' arrivato finalmente qualcuno che mette qualche dubbio (in verità ben più di qualche dubbio…) sulla figura da supereroe umanitario che ha il leader degli U2.
Dico finalmente perché in fondo è bene conoscere ogni risvolto di un personaggio prima di classificarlo. Questo non significa che poi uno debba per forza credere a ciò che legge, semplicemente ampia la propria informazione, si fa un'idea più precisa. E questo non è mai male.
Il libro mi è arrivato veramente da poco (ignoravo fosse uscito un libro simile fino ad un paio di settimane fa). Perciò non ne ho letto che una trentina di pagine.
Fin qui sembra un sputtanamento bello polposo, più o meno su tutti i fronti.
Se vi interessa, date una letta a QUESTO ARTICOLO che ho rintracciato sul web e che, a occhio , descrive bene ciò che ci si può aspettare dal libro.
Ne recupero qui sotto la parte conclusiva, se vogliamo, quella meno seria:
"Uno degli aneddoti curiosi, narrati nel libro-inchiesta, merita sicuramente di essere ricordato. Ad un concerto a Glasgow la band ad un certo punto impone il silenzio e Bono Vox comincia a battere le mani in modo solenne, scandendo con lentezza il ritmo per richiamare l’attenzione. A questo punto dovrebbe partire uno dei suoi soliti discorsi sensibilizzanti sull’Africa e infatti lui attacca: “Ogni volta che batto le mani in Africa muore un bambino”. Sembra che qualcuno dal pubblico, in un impeto di ribellione, gli abbia risposto: “Be’ allora smetti di farlo”. Storiella forse apocrifa, avverte l’autore, ma arcinota tra il pubblico dei club irlandesi e inglesi che della pseudo filantropia di Bono non ne vuole più sapere".
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