18/11/14

GALA DROP - II

- Frequenze review -



Anche se l'influenza musicale di Detroit risuona ancora in tutto il mondo, Lisbona non è certo in cima alla lista dei luoghi gemellati con l'ex potenza industriale americana, casa della Motown e culla del punk e della techno. Ma ascoltando II, il nuovo album del collettivo portoghese Gala Drop, viene alla luce un legame spirituale attraverso l'Atlantico fino ad ora sconosciuto, frutto della collaborazione con Jerry The Cat. Un uomo che è ha silenziosamente lavorato dietro le quinte con alcuni dei musicisti e produttori più importanti della storia. Dalle percussioni con il Parliament e Funkadelic, ai live con John Lee Hooker, il suo coinvolgimento nella grande ascesa della musica nera dalla seconda metà del 20 ° secolo non può essere sottovalutato.
Senza dimenticare il suo contributo all'interno della club culture cittadina, testimoniato dalle collaborazioni con Derrick May, Theo Parrish e Moodymann, per citarne solo alcuni.
Fino all'ultimo capitolo, dicevamo, la militanza per una band come i Drop maestri nel mescolare psichedelia col dub dagli accesi accenti tribali in un melting pot seducente, inventivo e stravagante quanto serve.
La loro musica prende fuoco per le strade di Lisbona, ma, come la città stessa, affacciata sul mare aperto, guarda oltre aprendo scenari panoramici mozzafiato. Brani come come 'Sun Gun' e 'You And I' sono un esempio perfetto: costruiti intorno a linee di basso e percussioni inquiete, si estendono in lontananza, come allo stesso tempo ogni piccola inflessione ed eco riporta a luoghi e culture lontane.





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