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Sinkane incarna alla perfezione la figura del musicista eclettico, quello bravo nel maneggiare il bianco e il nero della musica, più tutte le sfumature intermedie, andando alla ricerca di un sound veramente universale: un orgasmo multiplo di jazz cosmico, kraut-rock, afro-funk e indie-pop elettronico.
Ora non stiamo a rifarne la biografia - già ne abbiamo scritto in abbondanza - qui sintetizziamo dicendo che Ahmed Gallab è stato in un sacco di posti meravigliosi e interagito con un sacco di grandi musicisti (Caribou, Yesayer, ecc.). Da allora, il suo stile è oggetto di costante morphing sonoro. Seguendo tale logica è quasi scontato dire che l'ultima traccia pubblicata, la prima del nuovo album Mean Love in uscita il 2 settembre via DFA, suoni come niente Sinkane abbia mai rilasciato prima. Non una bomba dal ritmo aggressivo come i precedenti singoli Runnin' e Jeeper Creeper, bensì aspettatevi un morbido e sensuale "omaggio" a Sade.
Sinkane incarna alla perfezione la figura del musicista eclettico, quello bravo nel maneggiare il bianco e il nero della musica, più tutte le sfumature intermedie, andando alla ricerca di un sound veramente universale: un orgasmo multiplo di jazz cosmico, kraut-rock, afro-funk e indie-pop elettronico.
Ora non stiamo a rifarne la biografia - già ne abbiamo scritto in abbondanza - qui sintetizziamo dicendo che Ahmed Gallab è stato in un sacco di posti meravigliosi e interagito con un sacco di grandi musicisti (Caribou, Yesayer, ecc.). Da allora, il suo stile è oggetto di costante morphing sonoro. Seguendo tale logica è quasi scontato dire che l'ultima traccia pubblicata, la prima del nuovo album Mean Love in uscita il 2 settembre via DFA, suoni come niente Sinkane abbia mai rilasciato prima. Non una bomba dal ritmo aggressivo come i precedenti singoli Runnin' e Jeeper Creeper, bensì aspettatevi un morbido e sensuale "omaggio" a Sade.
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