Fa già pensare il fatto che il titolo sia "Micah P. Hinson e il Niente".
Perchè al niente c'è andato parecchio vicino Micah.
Se non sapete quella dell'incidente stradale, informatevi, è scritto un pò ovunque.
Se non sapete quella dell'incidente stradale, informatevi, è scritto un pò ovunque.
In questi anni, sul signor Hinson, se ne sono sentite un pò di tutti i colori: si sa che NON è uno con un IO molto stabile.
Devo dire la verità: non ascolto volentieri i suoi dischi perchè questa instabilità mi arriva dritta nei denti e non amo certe sensazioni.
Gli Lp sono li nella mia bacheca, fermi immobili, ascoltati un paio di volte si e no, alcuni anche distrattamente. Li compro perchè la sua voce è un dono di Dio. Se lui si rendesse conto della voce che ha, forse si proteggerebbe maggiormente da sè stesso.
'Sto toccato sembra uno di quegli sconosciuti che bevono caffè nel bar di Jim Jarmusch (remember Coffee and Sigarettes?), che non dicono un cazzo per tutta la scena, e poi se ne escono con la verità in tasca.
Questo album farà la gioia di quelli che cercano la grandezza nel basso profilo.
E' un grande set stile "Americana", con qualche luce soffusa, fumo, echi di Cash e Bill Callahan e puro eclettismo: si passa dal trash rock (How are You Just a Dream) allo stomp country a sottofondo theremin (The Same Old Shit) senza accorgersene. Fino a scontrarsi con "chitarra acustica e voce, con sottofondo alieno" di Sons of USSR, un brano che ho skippato per principio durante i primi 2 ascolti completi e che, solo in seguito, ho compreso essere fondamentale per comprendere l'equilibrio sghembo dell'album (e un sincero 10% della fusione mentale di questo essere umano).
Non so se si droga ancora Micah, però a occhio si.
Qualcuno cerca di capire anche di cosa parla nelle sue canzoni. Io no. Voglio godermi la sua voce senza capire nulla, trovarmi nel suo film senza sottotitoli e skippare da una scena all'altra completamente ignorante.
Perchè l'equilibrio che mi lega ad Hinson è già traballante da sè.
Perchè l'equilibrio che mi lega ad Hinson è già traballante da sè.
Trattasi infatti di una rispettosa storia di non-amore a incontri saltuari e fugaci, lunga otto anni, un rapporto consolidato.
E così sia per sempre. Basta che ogni tanto mi canti una canzone.
E così sia per sempre. Basta che ogni tanto mi canti una canzone.
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