Nonostante i luoghi comuni Alex Boman ci dimostra quanto l' house music sia un genere ancora in grado di esprimere un vasto spettro di emozioni.
Trasmettere vitalità, pur rimanendo enigmatica.
Apparire onesta, disinibita e in alcun modo calcolata.
Anzi presentarsi come uno scambio globale di idee dove afrobeat, partiture jazz, italo disco e library emergono allo stesso livello della battuta, pur senza comprometterne il flusso narrativo.
Un tipo di house che bilancia sapientemente emozione e capriccio, invitante ma intricata, e abituata a cambiare spesso direzione.
Family Vacation sembra tracciare un percorso astuto che va a toccare l'eclettismo onnicomprensivo di Koze , quanto la world club music di Daphni, seppur rimanendo inconfondibilmente il lavoro di un produttore con una visione lucida dall'interno verso l'esterno.
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