Heroin In Tahiti
“Death Surf”
(Boring Machines, 2011)
Immaginate le spiagge, il sole, le belle ragazze, le chitarre. L'immaginario stereotipato della surf music.
Ora togliete le spiagge, il sole, le belle ragazze ed al loro posto metteteci la psichedelia allucinata, visionaria, una buona dose di droga, un luna park abbandonato e decadente, la bassa fedeltà, la visione psicotica e distorta di due romani che vi prendono per mano e vi accompagnano all'inferno.
Questa è surf music per menti deviate. Uno spagetti western suonato dai Cramps immersi in una nebbia densa e filtrato da Alan Vega. Un film girato da Tarantino strafatto.
In una parola: droneabilly, che rende molto bene quella che è la loro estetica musicale.
Scopro questo disco a distanza di quasi due anni, ma la buona notizia è che da poco gli Heroin In Tahiti hanno anche fatto uscire un nuovo split insieme agli Hensemble Economique per la No=fi Recordings (Black Vacation - sotto la preview per intero).
Se volete, l'LP lo trovate QUI.
Fatevi una dose di eroina a Tahiti: questa è la morte della musica surf.
O la sua nuova genesi.
http://heroinintahiti.bandcamp.com
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