08/11/12

PERCHE' ICE-T ERA IL MIO IDOLO pt.2

- Frequenze Idols -



Mi ricordo che ad un concerto dei Body Count (era il 92 o il 93) assistetti ad una delle cose più fisicamente dolorose della terra: uno stage diving a vuoto.
Un tipo strafatto continuava a lanciarsi dal palco con sempre più foga, atterrando sui malcapitati senza nessun ritegno. Ad un certo punto esagerò: fece un salto dalla prima cassa dell'impianto (quindi un metro e mezzo abbondante più in alto rispetto al palco): la folla si aprì come una zip, lasciandolo al pavimento e alla sua sorte.
I Body Count non se ne accorsero neanche.
La cosa più incredibile fu vedere il tipo rialzarsi dopo qualche secondo e venir letteralmente scaraventato fuori pista dal buttafuori (che lo puntava da dieci minuti). Oltre al danno, la beffa.
Io pensavo fosse morto. Invece era talmente ubriaco che si rialzò e riuscì ad appoggiarsi dolorante ad una colonna.
Non so che fine abbia fatto, poichè dopo qualche secondo sparì. Una degenza in ospedale è la cosa più ovvia a cui ho da sempre pensato.

A parte questo, vidi 2 volte i Body Count in quegli anni e pagherei oro per rivederli tutti insieme. Purtroppo la magia durò poco: Ice-T e Ernie C (lead guitar) sono gli unici ad essere oggi ancora vivi. Il bassista (mooseman) morì in un conflitto a fuoco, mentre D-Roc (chitarra ritmica) e il gigantesco Beatmaster V (batterista) furono stroncati rispettivamente da linfoma e leucemia.

Su quel palco facevano paura. Che band.




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