Cominciamo con lo zio Weatherall. Si vocifera che sia in arrivo dalle nostre parti in autunno. Appena verificheremo la notizia, non dubitate, sarà un piacere annunciarvelo in pompa magna. E credetemi, nel suo piccolo segnerebbe una svolta. Trovare un club underground della zona che investe sul dj è un evento piuttosto raro. Quindi un evento. Ma vista la qualità media (e i cachet) delle band emergenti, piuttosto che investire in un live per 50 "cappelle", tantovale cercare di animare le asfittiche serate. Weatherll on the decks è questo:
E' dura doverlo ammettere: il rock, soprattutto di matrice 60's, soprattutto di orientamento garage/beat, soprattutto se suonato da band dei giorni nostri, mi ha stracciato le balle. E' segno di immobilismo intellettuale, chiusura mentale, passione malsana. Cosi come i nostalgici integralisti che ci sono dietro, ancora fossilizzati agli ascolti dei padri. Contributo alla causa pari a zero. Ne salvo pochi, tra i fortunati ci sono i Wooden Shjips bravi a mischiare le carte e, come ci conferma il mix qui di seguito, dagli ascolti non troppo intransigenti.
Il ciccio degli Hot Chip, con mansioni di vocalist e percussionista nella band inglese, ha dato alle stampe un ep di quattro tracce per DFA. Titolo: Gabriel (lo trovate qui). Detto tra noi niente di trascendentale. Tra le freccie promozionali del suo arco c'è un radiomix divertente e compilato da Dio. Cliccando sul pulsante info è possibile scoprire l'intera playlist che si muove in territori coltivati a soulful house. Dicono che alla consolle sia un mostro.
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