Alla domanda "testimonianze di costume e società sugli albori del punk in Italia", youtube risponde presente con tre clamorosi filmati d'archivio ed un documentario. Procediamo per punti:
- 1978 Parigi. Partiamo dall'estero. Parigi è la meta scelta da Enzo Biagi per una cine inchiesta sugli usi e costumi dei francesi alla fine degli anni ‘70. Tra cineasti impegnati, politica e innovazione ci scappa pure un'intervista sulla moda del momento a quattro scappate da casa conciate come punk londinesi. Di real punk c'è solo il sottotitolo al video. Per altro postumo.
- 1980 Milano. Punks milanesi in discoteca: per quanto si credono radicali ed atteggiati potrebbe essere un filmato girato tra venerdì e sabato scorso.
- 1978 Figline Valdarno. Sottotitolo: ci piace punk. Dalle metropoli europee alla campagna toscana, il punk abbatte barriere geografiche dilagando nei sobborghi. Luigi Comencini di passaggio per Figline Valdarno, diecimila anime a sud di Firenze, notò alcuni ragazzi abbigliati in maniera stravagante e decise di approfondire lì l’argomento. Ne esce un quadro abbastanza tradizionalista e puritano malgrado il loro agghindarsi in maniera estroversa. E' la prova che, seduta stante, riabilita i nostri emo.
- 1977 Punk Collection. La prima raccolta punk ufficiale edita in Italia, a cui poi seguì un secondo volume meno fortunato, edita in vinile dalla RCA italiana [Discogs docet], "per rispondere alla crescente richiesta di musica punk in seguito al servizio del magazine televisivo “Odeon – Tutto quanto fa spettacolo”. Mai ristampata su cd. su fard-rock trovate una lunga recensione completa di tracklist.
- Mamma Dammi La Benza: quei bravi ragazzi del punk italiano (2005). Tre puntate per raccontare gli albori del nostro punk: come nasce, come cresce, come muore, e soprattutto cosa cambia nel costume del paese. Dai primi giorni spesi a scimmiottare i Sex Pistols ed i Ramones alla nascita dei centri sociali occupati, passando per la contestazione ai Clash, a Bologna nell’80, il documentario di Angelo Rastelli (con la preziosa collaborazione ai testi di Luca Frazzi, finissimo conoscitore dell’argomento) è un prodotto televisivo (passato solo su Canal Jimmy) che fotografa bene una cruciale fase di passaggio fino ad oggi sistematicamente ignorata dai vari revival mediatici, tra gli anni settanta della contestazione ed i rampanti anni ottanta del riflusso.
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