FOUND
FACTORYCRAFT
chemikal underground 2011
“Un’eruzione psychedelica in fabbrica”. Così i Found descrivono il proprio sound che, indicativamente, si snoda con agilità tra l’urgenza punk dei Wire, melodie Motown, lo sci-fi pop della Beta Band, un filo di bossa nova e trame groovy dai rimandi acid house. Dopo avere realizzato albums per Surface Pressure Records e Fence il trio d’Edinburgo autore di un originale pop psichedelico dal taglio arty non immune da spregiudicatezza e coraggio negli arrangiamenti approda su Chemical Underground con il nuovo Factorycraft. L'album ci conduce all’interno di questo mondo a parte, dove il gioco è quello di "rovinare" perfetti acquerelli pop con spruzzate di imprevedibilità.
Lontani dall'essere inquadrati come una band tradizionale, i tre componenti – Ziggy, Kev e Tommy – si sono conosciuti al liceo artistico di Aberdeen, cominciando a collaborare nel collettivo artistico Found Collective e suonando in occasione delle loro mostra anche “per scansare la noia di parlare alle persone”. Col passare dei mesi prese forma un approccio, almeno in parte, più tradizionale. La band ridusse, oltre al nome, l'assetto a voce, chitarra, basso e batteria elettronica “…riuscendo ad essere ancora più rumorosi”. Contemporaneamente alla lavorazione dell'album, registrato in una prolifica settimana in una fabbrica di Glasgow, sede dei Chem 19 Studios di proprietà della stessa Chemikal Underground, la band stava preparando un’installazione sonora, Cybraphon, basata su un Orchestrion del 19° secolo – progetto che poi gli varrà un riconoscimento ai BAFTA.
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