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SCORPIO RISING (1964) colore, 16mm / Regia: Kennet Anger / Sceneggiatura: Ernest DeGlucksman / Cast: Bruce Bryon, Johnny Sapienza, Frank Carifi, John Palone, Ernie Allo, Barry Rubin, Steve Crandall, Bill Dorfman, Johnny Dodds / Durata: 29 min. / Paese: Usa / Genere: mediometraggio / Musica: Little Peggy March, The Angels, Bobby Vinton, Elvis Presley, Ray Charles, The Crystals, The Ron-dells, Kris Jensen, Claudine Clark, Gene McDaniels, and The Surfaris
I rituali quotidiani di un gruppo di motociclisti: Scorpio (Bruce Byron) mette a punto la propria moto, ozia leggendo fumetti, sniffa, mentre in tv scorrono sequenze di Il selvaggio, poi conduce la sua gang in scorribande vandalistiche e orge omosessuali dove il sesso diventa l'atto più puramente sessuale. Tacciato di oscenità all’uscita, il lavoro più celebre di Anger, privo di dialoghi, è un viaggio nella sottocultura e nell’iconografia dei biker, le cui usanze sono viste come i corrispettivi odierni di antichi cerimoniali pagani. Scorpio è paragonato via via a Gesù, a Hitler e al Diavolo, con accostamenti visivi spesso folgoranti: e le icone hollywoodiane, da Brando a Dean, sono evocate con sguardo insieme affascinato e cinico. Geniali il montaggio e l’utilizzo di canzoni pop a fare da contrappunto ironico alle immagini (la vestizione di Scorpio, con giacca di pelle borchiata e blue jeans accompagnata dalle note di Blue Velvet). Il colore è il nero, il materiale il cuoio, la seduzione è la bellezza, la giustificazione l'onestà, l'obiettivo è l'estasi, la fantasia la morte.
"Manifesto del “queer cinema” da uno dei più attenti e caustici osservatori della nuova Hollywood. Scorpio rising è un viaggio vertiginoso nell’ossessione. Feticismo omosessuale, simboli religiosi e pagani legati dallo spirito iconoclasta di Anger, che, con ironia e irriverenza, non cade mai nella trivialità ma diventa, invece, saggio della nuova sensibilità liberata. Tappa imprescindibile della creazione del linguaggio cinematografico contemporaneo." (mymovies.it)
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