HYPE WILLIAMS
Che cosa accade quando qualcuno ha un sacco di idee per la testa ma pochi soldi per metterle in pratica? Una buona risposta la offrono gli Hype Williams nella loro personale ridefinizione di lo-fi psichedelico. Enigmatica e volutamente sfuggente, la coppia berlino/londinese formata da D. Blunt (aka Roy Blunt aka Roy Nnawuchi) e Inga Copeland (aka Karen Glass) prende in prestito il nome di un regista di videoclip e sfida ogni lecito e illecito tentativo di classificazione tradizionale. Si tratta di un puzzle sbagliato in partenza; impossibile da completare per la bassa qualità dei pezzi che lo compongono, i ritmi intrecciati, il noise elettronico: una spremuta acida di pop culture metropolitana caricata di influenze glo portate alle estreme conseguenze. La voci, quando arrivano sono sfocate, confuse mentre le canzoni possono essere o sorprendentemente brevi o volutamente incomprensibili. E proprio quando pensi di aver focalizzato uno straccio di influenza su cui aggrapparti è già tempo di passare al brano seguente. E' impossibile. E' meraviglioso così.
Finora hanno collezionato alcuni singoli, un EP e due bootleg (Untitled e Find Out What Happens When People Stop Being Polite, And Start Gettin Reel). Sarà One Nation l'album di debutto in uscita il 15 marzo per la Hippos In Tank.
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