Prima e ultima volta (escludendo Kekko, autorizzato a scrivere qualsivoglia cosa) che su queste pagine si parla di glo-fi o chill-wave. Finora abbiamo resistito a tutto, Washed Out, Neon Indian, Toro Y Moy, stoici nel dedicare il poco tempo a disposizione ad ascolti - de gustibus - meno transitori. Abbiamo dribblato attacchi incrociati, decapitato amici contagiati, seminato recensori seriali, ma la stoccata mortale è arrivata dritta dritta al petto per mano di Tom Krell, un ragazzo tedesco studente di filosofia e blogger a tempo perso. E come spesso accade è cominciato tutto dal web, sotto traccia, caricando canzoni sotto il moniker di How To Dress Well, poi raccolte in tre ep e di seguito nell' album Love Remains (Lefse Rec.). Tom possiede un talento vocale indiscutibile, una voce incantevole che emerge limpida e calda dal guazzabuglio sonoro tipico del genere e si mette a disposizione di atmosfere non facili da decifrare: soul rareffatto, r'n'b spezzato, electro pop unito a piccoli ritagli che a tratti potrebbero ricordare un certo Burial, i Sigur Ròs, il glitch-pop. Densi quadretti ambient da ascoltare in silenzio, rilassato dopo una dura giornata di lavoro, per sentirsi più strafumato di narghilè degli sciecchi di tutto il medioriente.
2 commenti:
sì ma chiamiamo le cose col loro nome, nel caso specifico DRUGAPULCO.
puntualizzazione sacrosanta!
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