JAVELIN
Direttamente dal calderone di Brooklyn, con un mentore come David Byrne - escono per la sua Luaka Bop - i Javelin hanno l’imperativo di osare. I ragazzi sono immersi in una soave rivisitazione dei luoghi più occidentali della world music, spostando in avanti le lancette del tempo di quei capolavori a nome “Remain in light” e “Fear of music”. Con l’ingenuo entusiasmo che apparteneva al primo Prefuse 73 o agli Avalanches, i Javelin - George Lanford e Tom Van Buskirk - confezionano un grandioso collage di sonorità prese in prestito, siano esse brevi strumentali al campionatore, funkettoni come “Tell me what will it be?”, singoli che non fanno prigionieri tipo “Vibrationz” e sfacciati omaggi nostalgici come “Moscow 1980”.
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