09/07/10

FREQUENZE DEPRIMENTI

- Luglio col bene che ti voglio -



Quando non hai idee fai un post a punti.

1) una tipa che ha letto il mio ultimo pezzo sulla figa lessa e l’intellettuale depresso standard mi ha scritto in pvt insinuando che “ti rode il culo perché avresti voluto pensarci tu”. In realtà a me il culo rode per tutta la salciccia che mi sparo, salciccia con la c intendo. Ci sono tre cose a cui sono fiero di non avere mai pensato. La prima è mettere su un gruppo che mischiasse roots-folk e postrock, la seconda è di tesserarmi al PD, la terza è la figa lessa standard di Cesena. La quarta sono gli instant-book tratti dagli instant-blog, come quella minchiata che svela i finali dei film.

2) dischi per l’estate: Flying Lotus, Autechre, The Books.

3) dischissimi per l’estatissima: il nuovo Danzig. Somiglia vagamente al miglior Danzig (i primi tre/quattro dischi), solo un po’ meno ispirato nella scrittura e prodotto come se fosse un disco dei Down. Se sapete di cosa sto parlando avete vinto la possibilità di offrirmi una Heineken con aceto balsamico la prossima volta che mi vedete boccheggiare dal caldo in qualche locale. Avete mai provato la Heineken con l’aceto balsamico? Probabilmente no, ma vi permettete A di pensare che faccia vomitare, e B di pensare che, al contrario, la Heineken senza aceto balsamico sia chissà che.

4) a proposito di Heineken, ieri sera sono andato a vedere i Pearl Jam a Venezia. Se i Pearl Jam hanno suonato a Venezia una o due o tre settimane fa saprete che Frequenze Deprimenti è una rubrica in differita. Comunque verso la fine hanno fatto una cover di Public Image (l’omonimo pezzo dell’omonimo gruppo, scegliete voi chi sia omonimo a cosa et viceversa) e ho iniziato a urlare come se avessi avuto sei anni e avessero fatto una cover di Bimbo Mix. Naturalmente nessuno intorno a me l’ha riconosciuta, rendendomi automaticamente schiavo del mio personaggio di indiettaro depresso standard cesenate senza dreadlocks. Vabbè.

4bis) la cosa più divertente della serata, concerto a parte, è che alla fine della serata la gente ha preso d’assalto lo stand della Durex, che distribuiva profilattici gratis (sesso sicuro), mettendosi a rovistare dentro i cartoni per arraffarne il più possibile. Il tizio che era a vedere i PJ con me si è lanciato su un cartone e si è intascato una ventina di blister, contenenti un preservativo ciascuno. Il che, per uno che ha una vita sessuale promiscua, significa abbassare sensibilmente l’incidenza del live dei Pearl Jam sul costo del biglietto. Arrivato in macchina apre lo zaino e scopre di aver depredato lo scatolone sbagliato e/o di essersi intascato una trentina di buste di vaselina profumata monouso. Mi ha invitato a cena per stasera.

4tris) la storia del sesso sicuro con preservativi gratis è una balla. Il preservativo gratis porta con sé un certo grado di acritica paranoia in merito al fatto che sia, o meno, di qualità opinabile. In altre parole pago un euro a goldone (o quel che costano, insomma: io non scopo) per avere una base economica su cui incazzarmi come una pantera se mi si buca mentre sto venendo dentro mia sorella, rischiando una causa penale per incesto. E volevo anche puntualizzare che nello stand contro la droga non distribuivano gratuitamente flaconcini di metadone monouso (lo so perchè li ho cercati, e se è per questo ho preso anche una piada salsiccia e cipolla allo stand). Ipocriti.

(continua...)

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