22/12/09

THE MAGNETIC FIELDS - "STRANGE POWERS"

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Stephen Merritt è sicuramente uno dei più raffinati autori di canzoni pop della sua generazione.
Senza per forza tirare in ballo le 69 Canzoni D'Amore possiamo rovistare più indietro, in uno dei primi dischi dei Magnetic Fields ("Holiday"), e troveremo una gemma splendida come "Strange Powers". Suona un pò come se Julian Cope cantasse su una base dei Pet Shop Boys con la produzione di Brian Eno. Il cantato di Merritt è freddo e gutturale, mentre la melodia su cui si poggia al contrario è trotterellante e briosa: una grossa ape gelida che ronza sopra un fiore sintetico e sgargiante.
L'effetto è spaesante, fin dai primi momenti. Così come il testo.
Ci troviamo su una ruota panoramica a Coney Island "sotto più stelle di quante siano le prostitute in Thailandia" nel preciso momento in cui arriviamo alla consapevolezza che siamo inesorabilmente innamorati della persona che stiamo baciando, con le labbra blu di zucchero filato. E non riusciamo neppure a dormire, perchè questa persona ha "strani poteri", e ci colonizza anche i sogni.
Tutti sono incappati, almeno una volta nella vita, in quell'esaltante fregatura che ci piace chiamare Amore, quindi sapete di cosa sto parlando. In quello stato stregato ci estraniamo completamente da questa Età Dorata fatta di intrattenimento al saccarosio, "dove il consumatore è re e l'infelicità tradimento". E a me succede un pò la stessa cosa quando ascolto "Strange Powers", come sto facendo adesso, e non ricordo più tutti i doveri e le trivialità che dovrei svolgere appena spegnerò il computer, e mi è addirittura sfuggito quello che volevo scrivere per concludere l'articolo, ma ho un'insana voglia di ascoltarla ancora, e ancora, e ancora.
Strani Poteri...

Claudio Cavallaro


Ora, se torniamo al presente guardando di sfuggita al futuro, basta poco per a scorgere all'orizzonte il nuovo (il nono) album dei Magnetic Fields in uscita a fine gennaio 2010. Con Realism verrà completata la cosidetta trilogia 'no-synth" dopo le 'Distorsioni' di due anni orsono e 'i' del 2004.



>>Magnetic Fields - Heroes (david bowie)


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sto più nella pelle per il nuovo disco. Grazie per strange powers, oramai sono 3 mesi che ascolto tonnellate di campi magnetici e ancora, grazie al cielo, non conosco tutti gli lp

Paolo Bassotti ha detto...

Anonimo, ti consiglio caldamente Showtunes, una raccolta di brani scritti da Stephin Merritt per alcuni spettacoli teatrali. Lui non ne canta nemmeno uno, ma la scrittura è come al solito fantastica. E un terzo delle canzoni sono rivisitazioni delle fiabe di Andersen!

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