Minimo comun denominatore di Super Soul sono gli 88 battiti al minuto delle 14 tracce. Come un cuore emozionato all’ascolto della piu selezionata e oscura black-music reinterpretata con nuovi arrangiamenti e nuovi suoni dai bolognesi Super Value. Memori e paladini di un concetto che “sembra” scontato ma ogni tanto è bene ricordare: non c'è futuro senza passato, ma non si può vivere il futuro se non si studia il passato con gli strumenti della conoscenza odierna. Cosi con Super Soul si vuole celebrare e ricordare sotto una nuova veste, una generazione di produttori e musicisti afro-americani che hanno operato, tra la meta' degli anni settanta e la prima meta' degli anni ottanta, negli studi di registrazione di Motown, Philadelphia International, Tk Disco, West End, Salsoul, Buddah e di una infinita di altre piccole etichette indipendenti proliferate molto velocemente in quel periodo con la consapevolezza di come molti musicisti del passato sono stati profeti di un suono senza tempo che si è generato grazie all'esperienza, all'apprendimento, alla personalità e allo stile, in un momento storico irripetibile. Per i massimi esperti inglesi del settore rimane un album essenziale tanto quanto il suo processore “Super Manifesto”. In Italia verrà allo stesso modo, diabolicamente, ignorato.
Super Value
Track number two
Super Value
Track number eleven
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